Le OGR si trasformano e fino al 2 giugno non aggiusteranno più treni, ma macchine del tempo. Non si tratta di un cambio d'uso (le locomotive non ci sono più da tempo alle OGR) ma della mostra dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) sullo spazio, che partirà domani 15 marzo al Binario 1.
"Macchina del tempo non è solo una mostra - precisa subito la curatrice Caterina Boccato, di Inaf - ma un progetto di didattica e divulgazione dell'astrofisica. Ci sono laboratori per le scuole e un ampio palinsesto culturale che partirà venerdì prossimo col premio Nobel per la Fisica Michael Mayor, che trent'anni fa fu il primo a scoprire un esopianeta. L'astrofisica, oltre che legata alle materie stem, si presta molto bene alle arti".
Oltre alla mostra, quindi, dodici eventi che accompagneranno Macchine del Tempo fino al 2 giugno, tra aperitivi scientifici, talk, concerti e osservazioni stellari. Intanto, al Binario 1, un viaggio interattivo accompagnerà i visitatori nello spazio, con un allestimento suggestivo che gioca con luce e colori. Una mostra pop, sia per appassionati che per bambini, con una strizzata d'occhio agli appassionati nerd grazie ai giochi e i pixel sparsi per tutta l'esposizione.
Il percorso di visita non può che aprirsi con una fedele riproduzione del primo strumento con cui l'uomo ha osservato il cielo: il telescopio di Galileo Galilei. Lo scienziato pisano non lo inventò direttamente, ma ebbe l'intuizione di puntarlo verso le stelle. Avvicinando l'occhio allo strumento è possibile vedere i corpi celesti come li vide Galileo nei primi anni del '600.
Le macchine del tempo che danno il nome alla mostra sono proprio gli strumenti con cui osserviamo sopra le nostre teste: la luce dei corpi celesti, infatti, impiega centinaia, migliaia, milioni e miliardi di anni per arrivare sulla Terra. La luce che vediamo proviene dal passato, e per rendere l'idea ai piedi dei visitatori della mostra è scritto cosa stava succedendo sul nostro pianeta quando la luce di ogni stella è partita, arrivando fino a noi moltissimo tempo dopo.
Una sala di giochi arcade piacerà ai più giovani ma anche ai nostalgici degli anni '80: Inaf ha infatti riprogrammato Pacman, Tetris e Breakout per renderli "spaziali", oltre a un flipper a tema universo. Strumenti come una doccia cosmica o un Jukebox cosmico ci accompagnano fino all'ultima sala, dove una serie di video - guardabili stando comodamente sdraiati - e alcuni visori VR fanno immergere il visitatore negli osservatori in giro per il mondo e conoscere le più moderne "macchine del tempo" in progettazione, accompagnati da una galleria d'arte con le bellezze del cosmo.
La mostra è ideata dall'INAF e realizzata dalle OGR e progettata da Pleiadi, con il contributo dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, Infini.to Planetario di Torino – Museo dell’Astronomia e dello Spazio “Attilio Ferrari” e il MU-CH Museo della Chimica.
La mostra è aperta dal 15 marzo al 2 giugno, il giovedì e il venerdì dalle 18 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20. Aperture straordinarie sono in programma il 18, 21 e 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno dalle 10 alle 20. È possibile prenotare visite guidate e laboratori per bambini di età tra i 4 ai 12 anni, con l'acquisto del biglietto.
Ulteriori info e biglietti sul sito della mostra ( https://ogrtorino.it/events/macchine-del-tempo).