A due anni dalla Riforma Cartabia, la Camera Arbitrale del Piemonte e massimi esperti da tutta Italia si riuniscono oggi, giovedì 13 marzo al Centro Congressi Unione Industriali di Torino, per discutere delle nuove prospettive dell’arbitrato per imprese e professionisti. Una particolare attenzione è riservata all’arbitrato societario e le prassi sviluppate in tema di convenzione arbitrale e redazione delle clausole, disclosure in materia di nomina arbitrale e poteri cautelari.
“Le prospettive di cui parliamo nel corso del convegno sono date dal fatto che le nuove norme post-Cartabia impongono alcune riflessioni. Da un lato la necessità di una redazione corretta della clausola arbitrale, con la specificazione, più o meno ampia, dei poteri, anche cautelari, affidati agli arbitri. Dall’altro approfondiamo l’arbitrato societario poiché la pluralità delle controversie sono di questo tipo - dichiara l’Avv. Carlo Pavesio, Presidente della Camera Arbitrale del Piemonte, che introdurrà il convegno. C’è poi un terzo tema che riguarda una crescente richiesta di specializzazione rivolta ai professionisti. Così come già avviene nella giustizia civile, anche nell’arbitrato c’è una sempre maggiore necessità di essere preparati e aggiornati su specifici settori, come ad esempio l’arbitrato sportivo, di cui portiamo alcuni casi concreti. Infine, una tavola rotonda sulla domanda di giustizia delle imprese e dei professionisti con protagonisti di eccellenza chiude il convegno”.
Il Prof. Paolo Montalenti coordina un panel sull’arbitrato societario insieme al Prof. Oreste Cagnasso, al Prof. Stefano A. Cerrato ed al Not. Paolo Maria Smirne. Tra i panel in programma nel corso della mattinata, quello moderato dall’Avv. Paolo Bertolino, Vice Presidente della Camera Arbitrale del Piemonte, affronta il tema dell’arbitrato sportivo con ospiti l’Avv. Roberta Ponte, Chief Legal Officer Juventus FC S.p.A., che parla del contesto italiano, e l’Avv. Flavia Tortorella del Foro di Roma, che porta alcuni casi internazionali. La Prof. Ssa Chiara Giovannucci Orlandi, Il Prof. Sergio Maria Carbone e il Prof. Giorgio De Nova, coordinati dall’Avv. Cristina Martinetti affrontano il delicato tema della corretta redazione della clausola arbitrale alla luce delle novità introdotte dalla riforma Cartabia.
Durante la tavola rotonda finale si discute della domanda di giustizia con i rappresentanti degli ordini professionali quali il Presidente dell’Unione Nazionale delle Camere Civili Avv. Alberto Del Noce, il Dott. Luca Asvisio, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, l’Avv. Dafne Koumentakis, Consigliere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, il Not. Alessandro Scilabra, Presidente Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo, e con i rappresentati legali di due tra le realtà imprenditoriali di riferimento del territorio. Sono infatti ospiti l’Avv. Simona Musso, General Counsel Luigi Lavazza S.p.A., e l’Avv. Emanuela Spizzo, Head of Legal Affairs & Chief People Officer Michelin Italiana S.p.A. che discutono su quanto le grandi realtà industriali si trovino sempre più spesso di fronte alla scelta tra l’affidare le loro controversie alla camera arbitrale o alla giustizia ordinaria.
“Le imprese hanno bisogno di efficienza, semplificazione e velocità, sarebbe quindi opportuno che i contenziosi tra privati, soprattutto quando coinvolgano imprese, potessero più agevolmente essere affidate a enti privati, come la Camera Arbitrale. Di fronte alla possibile obiezione che l’arbitrato ha costi superiori, penso che poter contare su tempi rapidi e soprattutto prevedibili, sommando tutto, si rivela un risparmio. L’arbitrato poi presenta il vantaggio di rendere più agevole la continuità delle relazioni commerciali tra le parti” spiega il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay.
Il convegno è organizzato da Unioncamere Piemonte in collaborazione con Camera di Commercio di Torino, Unione Industriali Torino e la rivista Giurisprudenza Arbitrale, con il patrocinio dei locali Ordini degli Avvocati, dei Commercialisti e degli Esperti contabili, del Consiglio Notarile e del Dipartimento di Management Valter Cantino. Media partner dell’evento Inhousecommunity e Legalcommunity.
Sull’arbitrato, il Piemonte è un modello nazionale. Con la vocazione di essere a supporto del territorio senza elementi di profitto dell’ente stesso, la Camera Arbitrale del Piemonte, sviluppo della prima Camera Arbitrale del nord Italia nata a Torino nel 1974, ha portato avanti il proprio primato col diventare la prima Camera Arbitrale regionale rappresentando a 360° la comunità economica del territorio. Nel 1995, unico caso nazionale, il servizio di arbitrato c.d. amministrato è infatti confluito in Unioncamere Piemonte al fine di offrire il servizio alle imprese di tutto il territorio regionale. Inoltre, dal 2004 la Camera Arbitrale accoglie al proprio interno i rappresentanti degli Ordini professionali (avvocati, dottori commercialisti ed esperti contabili e notai), unico caso a livello nazionale, caratteristica implementata con la Convenzione sottoscritta da tutti gli Ordini Piemontesi di tali professionisti, nel 2014. “Nell’ultimo triennio i nuovi arbitrati depositati presso la Camera Arbitrale del Piemonte sono cresciuti – dichiara l’avvocato Vittorio Cresta, Segretario della Camera Arbitrale del Piemonte - e il valore complessivo delle controversie è stato di oltre 67 milioni di euro”.
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