Tornerà di fronte al giudice il 12 maggio prossimo, a Imperia, per aver ‘diretto’ a Torino le manifestazioni contro la Tav in Val di Susa. Si tratta di Giorgio Rossetto, arrestato a Taggia dove vive con la compagna nel gennaio scorso.
Non poteva muoversi dal comune di Bussoleno, nel Torinese e non può nemmeno frequentare i pubblici esercizi dalle 18 o partecipare a pubbliche riunioni. Per lui anche il ritiro dei documento e, visto che si trova in sorveglianza speciale, rischia l’arresto da tre mesi ad un anno se contravviene alla stessa o commette un altro reato.
A gennaio scorso è stato arrestato proprio per violazione della sorveglianza speciale e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che lo ha obbligato a tornare nella sua residenza di Bussoleno.
Nel corso dell’ultima udienza, svoltasi lunedì scorso in tribunale ad Imperia, la difesa ha sollevato la questione sulla legittimità costituzionale della misura, contestandone l’applicazione, visto che è pensata per soggetti considerati pericolosi e non realistica per il caso di Rossetto.
Insieme a Rossetto c’erano in tribunale molti sostenitori ‘No Tav’ ed esponenti del centro sociale imperiese ‘La talpa e l’orologio’. Il processo è stato rinviato al 12 maggio sempre in tribunale ad Imperia.
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