Torino Esposizioni, al via la seconda fase di costruzione che porterà al 30 giugno 2026 alla fine del cantiere della nuova Biblioteca Civica Centrale. A marzo 2024 sono iniziati i lavori di trasformazione dell'ex polo fieristico realizzato da Ettore Sottsass, Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi.
Bonifiche e scavi
Nel primo step del cantiere sono stati fatti gli scavi e le bonifiche, che fortunatamente hanno dato esito negativo per la ricerca di ordigni bellici. Successivamente sono iniziate le demolizioni e la rimozione del materiale residuo, nel rispetto del cronoprogramma.
Secondo step
A fare il punto il direttore dei lavori, l'ingegnere Fabio Maglione, durante il sopralluogo effettuato oggi dal sindaco Stefano Lo Russo e dai consiglieri comunali. "Siamo al 15% - ha chiarito - della seconda fase di lavori: stiamo procedendo al consolidamento strutturale sia esterno che interno di Torino Esposizioni. Abbiamo avviato la costruzione dei locali in cemento armato al piano interrato".
60 operai sette giorni su 7
Realizzata poi una copertura provvisoria del complesso, che consentirà di lavorare in caso di pioggia. A chiarire l'importanza del cantiere sono i numeri: al momento quotidianamente sono impegnati 60 operai sette giorni su sette, sabato e domenica compreso.
"Il progetto dell'arredamento - ha aggiunto Maglione - è stato appena consegnato: iniziamo fin da subito la predisposizione degli impianti". "L'obiettivo è preservare l'opera di Nervi, togliendo tutte le sovrastrutture fatte in questi anni. Vogliamo liberare ciò che ostruiva la vista, conservando il parapetto dell'architetto intorno a tutte le balconate".
"Siamo molto soddisfatti - ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo - che l'opera stia procedendo secondo cronoprogramma. Il monitoraggio della Città su tempi del Pnrr è costante: questo non è solo un modello virtuoso di riqualificazione dello spazio, ma un nuovo punto di inizio della Città ".
166 mln per Valentino e Lungo Po
La realizzazione della Biblioteca Civica Centrale si inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione del parco del Valentino e lungo Po, per un investimento complessivo di 166 milioni di euro. Nel nuovo polo culturale di Torino Esposizioni troveranno casa libri e volumi, ma una caffetteria ed il "Bosco Verde", un’area pensata per la lettura, oltre a stanze per laboratori didattici. Previsti poi spazi universitari e la riqualificazione dell'adiacente Teatro Nuovo.
Presente al sopralluogo il capogruppo del M5S Andrea Russi, che sottolinea: "mentre altre grandi trasformazioni urbanistiche restano ferme, siamo orgogliosi di vedere concretizzarsi le iniziative che abbiamo avviato". Risalendo indietro nel tempo il primo atto fu a firma dell'allora assessore all'Urbanistica Stefano Lo Russo e di altri assessori della giunta Fassino.
"Questo progetto - ha aggiunto il presidente della Commissione Urbanistica Tony Ledda - non solo restituirà al padiglione di Torino Esposizioni lo splendore di un tempo, ma sono certo che lo consacrerà come una delle icone cittadine, riconoscibile e apprezzata a livello internazionale".