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Scuola e formazione | 11 marzo 2025, 19:19

Studenti per Israele al Campus, la protesta dei pro-Pal fa saltare l'evento. L'Università non assegna l'aula "per problemi di procedura"

Per la direzione del Campus Einaudi è mancato il tempo per l'assegnazione dell'aula per l'incontro, ma gli organizzatori accusano Unito mentre i pro-Pal esultano

Studenti per Israele al Campus, la protesta dei pro-Pal fa saltare l'evento. L'Università non assegna l'aula "per problemi di procedura"

Conferenza e contro-conferenza, sionismo e anti-sionismo, Israele e Palestina. Questo pomeriggio, al Campus Einaudi, era previsto un incontro dal titolo "Contro l'antisemitismo e la violenza nelle università", organizzato dal gruppo studentesco "Vogliamo studiare!" con Studenti per Israele, Studenti per le libert@, Unione Giovani Ebrei d'Italia e Studenti Liberali. In risposta, i gruppi studenteschi pro-Pal come Intifada Studentesca, Torino per Gaza e CUA hanno convocato una contro-assemblea nel cortile del Campus, per rispondere alle accuse di antisemitismo mosse dai colleghi pro Israele. Così i primi hanno cambiato il tema della conferenza, mettendo al centro il Manifesto Nazionale per il Diritto allo Studio da loro scritto in risposta ai disordini e alle occupazioni dello scorso anno da parte dei gruppi pro-Pal.

L'incontro alla fine non è stato tenuto. Per merito della loro mobilitazione, dicono i collettivi per Gaza, che rivendicano di aver tenuto fuori dall'Università chi sostiene l'uccisione degli oltre 40 mila palestinesi nella Striscia. Per problemi burocratici, sostiene invece l'Università, con la direttrice della Scuola di scienze giuridiche, politiche ed economico-sociali Anna Mastromarino che ha spiegato che, con il cambio di locandina e di argomento della prima conferenza, è mancato il tempo per completare l'iter di assegnazione dell'aula. Per colpa dei primi due, accusano invece da "Vogliamo Studiare!", che puntano il dito contro Università e antagonisti. L'accusa è che solo mezz'ora prima, per paura degli scontri, il Campus abbia cancellato l'autorizzazione per l'aula e li abbia fatti tenere lontani dalle forze dell'ordine per la loro incolumità, all'altezza della passerella pedonale sulla Dora.

"Non c'è alcun argomento di cui non si può parlare in Università - ha commentato la professoressa Mastromarino -, al campus parliamo di tutto. Ma non è stato completato correttamente l'iter per l'assegnazione dell'aula". La gestione dell'Università e della polizia ha comunque evitato eventuali scontri e contrasti tra i due gruppi, a parte un breve faccia a faccia tra uno degli organizzatori e i manifestanti pro Palestina, quando questi ultimi hanno improvvisato una breve marcia intorno al polo universitario.

Francesco Capuano

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