Un clochard in compagnia di un cane Maltese davanti all'ospedale Molinette. Chiede l'elemosina, forte della presenza del piccolo che non sembra in buone condizioni. E' la foto scattata da una passante a riportare alta l'attenzione su un tema mai banale: quello del racket dei finti senzatetto in centro, o davanti gli ospedali, con esemplari di razza provenienti (spesso e volentieri) dalla Romania. Il più volte delle volte cuccioli.
La denuncia
L'Enpa stessa, sulle sue pagine social, aveva lanciato l'allarme. Raccontando di un giro di falsi clochard in compagnia di animali di razza. "Diversi dai veri senzatetto che per il loro amico a quattro zampe si toglierebbero il pane di bocca". A differenza degli imbroglioni: con cani "che arrivano quasi tutti da Piscu (Romania) con passaporto e controllo effettuato dallo stesso veterinario. I cartelli per l’elemosina sono praticamente uguali, spesso con la stessa calligrafia. E provano a venderli ai passanti a 200 euro l’uno, comprensivi di documenti".
Kit per il racket
Capita di incrociarli in centro città, in via Roma come in via Po, ma anche vicino alle stazioni, via Sacchi in primis. "Ipotizziamo che ricevano un “kit” alla partenza dal loro Paese. Crediamo che ci sia un mercato, forse con veri e propri allevamenti in Romania: c’è qualcuno che fa accoppiare i cani, spesso di razza o al primo incrocio. Poi smista i cuccioli appena sono abbastanza grandi per il viaggio. Queste persone non sono senzatetto, ma “pendolari” di questo racket: è il loro lavoro, lo fanno per lucro. Noi ne abbiamo controllati una cinquantina: sono tutti senza dimora e forse parenti fra di loro. Vengono a Torino con l’autobus e ci restano qualche giorno, dormendo per strada. Raccolgono soldi con l’elemosina e, soprattutto, vendono i cani. 200 euro: una tariffa standard, che spesso porta risultati. Infatti li vediamo spesso con animali diversi: noi ne abbiamo ritirati alcuni quando erano malnutriti, maltrattati o addirittura morti. Ma, tre giorni dopo, le stesse persone ne avevano altri".
L'ultimo blitz
Un anno fa, di questi tempi, il reparto di polizia giudiziaria dei vigili di Torino aveva ricostruito la rotta dei finti clochard, da Piscot a Torino. Smantellando un giro di affari da 30mila euro a settimana. Fermando un’organizzazione specializzata nell’accattonaggio, denunciando i capi del racket per organizzazione di accattonaggio e altri 18 finti clochard per contraffazione di passaporti e maltrattamento di animali.
La foto
Tal volta capita che siano proprio i cittadini (a volte senza sospettare nulla) a fotografare i cagnolini. Come il Maltese con una cisti rossa sull'occhio sinistro "parcheggiato" davanti alle Molinette. Appena la donna si è allontanata per comprare da mangiare al cane, il questuante di turno è svanito nel nulla insieme al 4 zampe. Un atteggiamento sicuramente singolare e molto strano.