Le Compagne di Banco, dopo aver promosso i silent reading party, lanciano l'idea di una “Biblioteca condivisa e diffusa” nata per salvare i libri usati dall’abbandono e dal macero, dando loro una nuova vita libera, in spazi culturali e sociali accessibili e inclusivi.
Già pronte le prime due sedi. Il primo spazio si inaugura giovedì 20 marzo alle 18,30 al Villino Caprifoglio, piccolo baluardo culturale all’imbocco del Parco del Valentino, storico luogo di letture, un tempo gestito dalle Biblioteche civiche, oggi rinato grazie alla presa in carico della struttura da parte di Campo Base, progetto sociale di 1Caffè Onlus, pensato per erogare servizi agli enti del Terzo Settore.
Il secondo punto che aprirà è invece nell'ex scuola di via Rubino 2, a Mirafiori Nord, che il Comune di Torino ha dato in concessione a I buffoni di corte, associazione che lavora con la disabilità cognitiva e coi giovani: attualmente l'edificio è oggetto di ristrutturazione e, appena sarà pronto, ospiterà un'altra costola di questa biblioteca diffusa. I buffoni di Corte, realtà che favorisce l’inclusione, la partecipazione e l’integrazione sociale attraverso attività artistiche, educative, ricreative, ha infatti accettato l'invito delle Compagne di Banco che sono a caccia anche di altre sedi sul territorio cittadino.
Le cassette delle lettere
Sempre per l’inizio della primavera, lanciano il progetto delle cassette delle lettere intitolato “Le parole tra noi da salvare”. Poste Italiane dismette le vecchie cassette delle lettere ormai desuete e rese inutili dal digitale, le Compagne di banco le utilizzano quale contenitore di pensieri e parole.
Le cassette delle lettere saranno a disposizione dei torinesi in alcuni luoghi strategici: il Villino Caprifoglio al parco del Valentino, la Casa del quartiere Bagni pubblici di via Agliè, l’hub culturale di via Baltea 3, la nuova sede dell’associazione culturale I buffoni di corte di via Rubino, la Casa nel parco di Mirafiori Sud. In questi luoghi, durante gli incontri aperti di lettura e scrittura organizzati da Compagne di banco, ma anche nei momenti liberi (le cassette sono aperte e disponibili), si potranno depositare i propri pensieri di carta, le proprie lettere mai spedite, le parole che si vogliono in qualche modo salvare e conservare.
In tutti gli incontri promossi da Le Compagne di Banco c'è sempre l'abitudine di raccogliere dei bigliettini, retaggio di quelli che si scambiavano in classe prima del mondo digitale. Le Compagne di banco stanno coinvolgendo alcune realtà legate al mondo artistico torinese per ragionare insieme su un’installazione che raccolga questo “diario di parole da salvare” così da poterle condividere e raccontare alla città.