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Sanità | 06 marzo 2025, 16:06

Accordo tra Città della Salute e Università per l’attività di un Centro di Brain Imaging

Previsto l’utilizzo della Risonanza Magnetica 3 Tesla

Una immagine della stipula dell'accordo

Una immagine della stipula dell'accordo

E’ stato stipulato nel pomeriggio odierno un accordo di collaborazione paritaria per 5 anni tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e l’Università degli Studi di Torino Unito – Centro Interdipartimentale di studi avanzati in Neuroscienze (NIT) per la disciplina dell’attività di un Centro di Brain Imaging e le condizioni di utilizzo della Risonanza Magnetica 3 Tesla (RM3T).

Hanno firmato questo accordo il Commissario della Città della Salute e della Scienza Thomas Schael ed il Magnifico Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi. Si tratta del primo atto della gestione Schael.

“Considero questo accordo molto significativo e importante. Un primo passo di unione di intenti con l’Università. L’eccellenza della Città della Salute e della Scienza, e sottolineo della Scienza, è l’interscambio tra la pratica assistenziale e la ricerca. Questo non è altro che il primo step che dimostra la volontà di supportare l’attività di ricerca che caratterizza fortemente la nostra Azienda” dichiara Thomas Schael.

Il Centro Interdipartimentale di Studi avanzati in Neuroscienze, detto anche Neuroscience Institute of Turin (NIT), diretto da Marco Tamietto, è nato per l’attività di ricerca  - sperimentale, applicata e teorica – nel campo delle Neuroscienze. E’ stato successivamente realizzato un Centro di Brain Imaging (CBI) presso l’ospedale Molinette di Torino, che prevede la partecipazione dello stesso NIT come capofila, della Fondazione Cavalieri Ottolenghi e dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

La CDSS e il NIT convengono di attivare nuove modalità di collaborazione finalizzate ad un utilizzo sinergico della strumentazione RM3T. Tale strumentazione sarà utilizzata, in ambito neurologico, psichiatrico e neuropsicologico per scopi scientifici e di ricerca in ambito sperimentale e clinico e per scopi assistenziali e diagnostici. La precedenza verrà data all’attività assistenziale gestita dalla Neuroradiologia dell’ospedale, mentre le attività di ricerca sperimentale e clinica gestite dal NIT si svolgeranno negli altri orari, secondo una programmazione trimestrale concordata tra le parti. La Risonanza Magnetica 3 Tesla di ultima generazione consentirà di effettuare studi clinici e di ricerca con un livello di precisione e rapidità di esecuzione senza precedenti, contribuendo all’eccellenza della diagnostica e delle neuroscienze cognitive e cliniche.

La nuova apparecchiatura RM3T permetterà un significativo miglioramento nella diagnosi e nel monitoraggio di patologie del Sistema Nervoso Centrale, con particolare attenzione alle malattie neurodegenerative, neuro-infiammatorie, alla neuro-oncologia e allo studio dell’epilessia. La maggiore risoluzione delle immagini consentirà una diagnosi più tempestiva e accurata, migliorando l’approccio terapeutico e la qualità della vita dei pazienti.

Sul fronte della ricerca traslazionale, la nuova RM3T permetterà l’applicazione di tecniche di neuroimaging all’avanguardia nello studio della malattia di Alzheimer e delle patologie del motoneurone (come la SLA), facilitando l’identificazione precoce di biomarcatori predittivi e svolgendo un ruolo essenziale nel monitoraggio di nuovi trattamenti farmacologici.

Inoltre, sarà fondamentale per lo studio delle malattie infiammatorie e demielinizzanti, come la Sclerosi Multipla, e per approfondire i correlati neurali di disturbi cognitivi e comportamentali, supportando le neuroscienze cognitive e la neuropsicologia clinica. L’analisi avanzata della connettività cerebrale e della plasticità neurale offrirà nuove prospettive nella comprensione dei meccanismi che regolano le funzioni cognitive superiori, aprendo la strada a strategie riabilitative innovative per pazienti con danni cerebrali o declino cognitivo.

Le attività di ricerca e cliniche saranno condotte da un team multidisciplinare composto da neuroradiologi, neurologi, neurochirurghi, psichiatri, neuropsicologi, psicologi, fisici medici e tecnici altamente specializzati. L’integrazione delle competenze permetterà di sviluppare approcci innovativi per la diagnosi e il trattamento delle patologie neurologiche, rendendo Torino un punto di riferimento per la ricerca e l’assistenza in Neuroscienze. Questo accordo rappresenta un passo cruciale verso una medicina sempre più personalizzata e basata su evidenze scientifiche.

comunicato stampa

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