L’atmosfera elettrizzante delle «Danze alla festa dei mulini» è pronta a riecheggiare nel concerto di marzo dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Protagonisti dell’appuntamento gli Archi di OFT, che saliranno sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino martedì 11 marzo alle ore 21, guidati come sempre dal maestro concertatore Sergio Lamberto. Ospite della serata, come solista, il flautista Mario Bruno, una delle giovani stelle protagoniste della Stagione One Way Together. Primo premio al concorso di Kobe e secondo ai concorsi ARD e Ginevra, Bruno si è distinto per tecnica, espressività e profonda capacità interpretativa, venendo notato dalla critica e dal pubblico e ottenendo prestigiosi riconoscimenti.
In programma quattro brani di due maestri assoluti del barocco, Georg Philipp Telemann e Johann Sebastian Bach.
Di Georg Philipp Telemann, nato a Magdeburgo, che in vita viaggiò e lavorò in diverse città della Germania, verranno eseguite la Ouverture e Suite Burlesque de Quixotte per archi TWV 55:G10 e il Concerto in sol maggiore per flauto e archi TWV 51:G2.
Il primo brano fa riferimento nel titolo al cavaliere errante Don Chisciotte della Mancia, famoso personaggio letterario inventato da Miguel de Cervantes che Telemann celebra evocandone in musica, con sfumature divertite e ironiche, le avventure e la follia.Il Concerto in sol maggiore per flauto e archi TWV 51:G2, strutturato in tre movimenti secondo il tradizionale schema dei concerti barocchi e con influenze dalle tradizioni musicali tedesche e francesi, è un altro esempio affascinante dell’abilità compositiva di Telemann, soprattutto per quanto riguarda il flauto, di cui viene valorizzata tutta la potenzialità espressiva. A tre secoli di distanza dal momento in cui venne scritto questo Concerto, uno dei lavori più amati dai flautisti, il ruolo solistico è affidato alla freschezza di un talento giovane ma già affermato come Mario Bruno.
Di Johann Sebastian Bach verrà eseguita la celeberrima Aria sulla quarta corda dalla Suite n. 3 in re maggiore, BWV 1068, una delle più famose suite orchestrali che il compositore tedesco scrisse per accompagnare eventi di corte. L'Aria, che è uno dei suoi movimenti più distintivi, seppur nella semplicità dell’impianto formale è da sempre pezzo molto amato per la sua bellezza, la raffinatezza compositiva e l’intenso lirismo. La trascrizione di Wilhelmj che ha dato origine al titolo sulla quarta corda rimanda al fatto che il violino suona quasi interamente sulla quarta corda, la corda più grave, ovvero il sol.
La Suite n. 2 in si minore, BWV 1067 è un'altra delle famose suite orchestrali di Bach, che venne però specificamente scritta per archi e flauto con un uso brillante della strumentazione. Il flauto ne è protagonista assoluto, tra capacità melodica e virtuosismo. Gli Archi di OFT e Mario Bruno ne porteranno sul palco la ricchezza di scrittura e la varietà di danze, a chiusura di un concerto che è un omaggio alla grande musica barocca.
Il viaggio musicale di marzo sul van targato OFT è anche un viaggio nell’immaginario del flautista Mario Bruno: la grafica-collage che accompagna il concerto è stata infatti realizzata dal creativo Gabriele Mo anche sulla base delle suggestioni personali del solista. Un percorso completato dal micro racconto che apre il concerto in Conservatorio, scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera s
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