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Eventi | 05 marzo 2025, 14:13

Teatro, debutta al Regio un giovane pluripremiato talento

Per la stagione dei Concerti, Aziz Shokhakimov sul podio con la monumentale "Resurrezione" di Mahler

Aziz Shokhakimov ©Jean-Baptiste Millot

Aziz Shokhakimov ©Jean-Baptiste Millot

Tappa tra le più importanti e attese della Stagione de I Concerti 2024-2025 del Teatro Regio è il debutto torinese del giovane e talentuoso Aziz Shokhakimov sul podio dell'Orchestra e del Coro del Regio venerdì 14 marzo alle 20Le Figaro descrive la sua carriera come "l'irresistibile ascesa di un direttore d'orchestra perfezionista", sottolineando la sua "direzione energica e ispirata". Ma, come lo stesso Shokhakimov afferma, "l’energia non è tutto: oggi le orchestre cercano direttori capaci di ispirarle e spronarle a dare il meglio. Questo avviene attraverso l’energia, certo, ma anche grazie all’attenzione al dettaglio".

Protagonista assoluta della serata sarà la Sinfonia n. 2 in do minore “Resurrezione” di Gustav Mahler, un monumentale affresco sonoro che esplora il senso dell’esistenza e la speranza nella redenzione. La sinfonia diventa per l'ascoltatore un viaggio emozionale che parte dall’inquietudine e dalla disperazione per giungere alla luce e alla rinascita finale. Un’epica meditazione sulla vita e sulla morte, caratterizzata da una scrittura orchestrale lussureggiante, che intreccia marce solenni, danze rustiche e voci celestiali.

L’imponente apparato vocale sarà affidato al Coro del Teatro Regio, istruito da Ulisse Trabacchin, e a un cast di solisti d’eccezione: il soprano Eleanor Lyons e il mezzosoprano Okka von der Damerau, che daranno voce all'intima spiritualità del capolavoro mahleriano.

Il prossimo appuntamento dei Concerti sarà lunedì 24 marzo con Transizioni, un programma che esplora classicismo e romanticismo. Fabio Biondi, direttore e solista, guiderà la Filarmonica TRT in un percorso tra eleganza e ispirazione: dall’Ouverture di Fanny Mendelssohn-Bartholdy, raffinata e luminosa, al Concerto in re minore per violino e archi di Felix Mendelssohn, vivace e inventivo. La serata si conclude con la "Pastorale" di Beethoven, capolavoro che fonde tradizione e innovazione.

Daniele Angi

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