Due persone sono state arrestate dalla Polizia con l'accusa di aver rapinato il titolare di un'attività di "compro oro". I fatti risalgono allo scorso 10 dicembre quando la vittima, avvicinata in strada mentre si stava recando ad aprire la propria attività, è stato raggiunto al viso da spray urticante, ma poi la situazione è peggiorata: è stato infatti colpito da una scarica di pugni fino a cadere a terra.
In quel momento, i due aggressori si sono impossessati del borsello che il commerciante aveva indosso, contenente oltre 6.000 euro in contanti e sono fuggiti salendo a bordo di un'auto parcheggiata poco distante. La vittima è però riuscito a rialzarsi e a correre dietro ai rapinatori, infilandosi nella loro vettura sul sedile anteriore lato passeggero cercando di recuperare il borsello.
A quel punto il veicolo è partito a forte velocità, con le portiere ancora aperte e, durante la fuga, il commerciante è stato bloccato da dietro da uno dei due malviventi che ha cercato di strangolarlo con la fibbia del borsello, incitato dal complice che, nel frattempo, lo colpiva ripetutamente con violenza al volto. Il commerciante ha cercato a quel punto di scendere dalla vettura, ma i due malviventi glielo hanno impedito, continuando a picchiarlo. L'uomo è riuscito a liberarsi solo spaccando il parabrezza dell’auto con dei calci.
I due rapinatori a quel punto hanno fermato l'auto in una via semideserta, hanno trascinato il commerciante fuori dalla vettura lasciandolo a terra sanguinante e tramortito e quindi si sono dati alla fuga.
Soccorso e trasportato in ospedale, all'uomo è stata riscontrata la frattura della parete mediale dell’occhio sinistro, oltre a varie ferite al volto, un edema retinico e lesioni ad un ginocchio, con prognosi di 40 giorni.
Testimonianze e filmati hanno permesso però alla Polizia di risalire ai responsabili. I due sono stati rintracciati, rispettivamente, in una casa di Torino e in un campo nomadi nel Comune di Tortona (provincia di Alessandria).