Intervenendo questa mattina ai microfoni di ToRadio, il sindaco Stefano Lo Russo è tornato ad affrontare il tema dello stadio Olimpico-Grande Torino, ribadendo l'impegno del Comune per togliere le ipoteche che gravano sull'impianto (dai tempi del fallimento della gestione Cimminelli): "La questione mi sta molto a cuore - ha sottolineato il primo cittadino - Abbiamo uno stadio con ipoteche superiori a 30 milioni, iscritte quando il Toro di Ciminelli fallì: quella società aveva il diritto di superficie".
La richiesta fatta all'Agenzia delle Entrate
Dopo il crack del vecchio Toro (estate 2005, ndr), vennero avviati i procedimenti del recupero crediti e l'Agenzia delle Entrate iscrisse ipoteche sul diritto di superficie dell'Olimpico. "Quando l'impianto è tornato alla Città ci siamo trovati uno stadio con ipoteche, che scadono a fine giugno. Io ho chiesto formalmente all'Agenzia delle Entrate di non rinnovarla: è evidente che quella ipoteca non potrà essere riscossa", ha spiegato Lo Russo.
Lo Russo in pressing sul Toro: "Basta proroghe lunghe"
Lo stadio Olimpico ha una concessione in scadenza il 30 giugno e Lo Russo in qualche modo chiede al Torino FC di fare qualche passo in avanti concreto: "Noi abbiamo garantito alla società di poter continuare a giocare lì, ma non si potevano più dare proroghe lunghe". Ed infatti il Comune ha concesso altri 18 mesi, confidando che prima della fine del 2026 arrivino novità sostanziali. "Noi dobbiamo andare a gara e siamo aperti a manifestazioni di interesse anche di altri operatori. L'obiettivo è arrivare quanto prima a definire l'implementazione di uno stadio che ci permetta di fare ragionamenti diversi rispetto alla sola concessione".
Lo stadio asset fondamentale (anche per vendere il club)
Insomma, la "prossima stagione dovrebbe essere tranquilla: questo ci consentirà di capire, in caso l'agenzia delle Entrate accogliesse la mia richiesta, capire come procedere", ha detto ancora Lo Russo, ma poi toccherà al Toro dimostrare di voler fare sul serio di fronte all'ipotesi di acquisto dell'impianto. "Abbiamo aperto ad altre ipotesi, tra cui un'eventuale diritto di superficie da mettere a gara con un project financing oppure un partenariato pubblico-privato", ma è evidente che in primis si passa da quello che Urbano Cairo vorrà fare. Compresa l'ipotesi di vendere la società, che uno stadio non più gravato da ipoteche e acquistabile renderebbe sicuramente più appetibile.
Verso l'inaugurazione del Robaldo
Intanto procedono i lavori al Robaldo, che tra due mesi esatti dovrebbe vedere l'inaugurazione ufficiale. La Cittadella granata delle giovanili ha visto la scorsa settimana l'inaugurazione del 'bosco del Toro', prologo alla manifestazione prevista per domenica 4 maggio, data simbolo per ogni tifoso granata, quando verranno ricordati gli Invincibili a 76 anni dalla tragedia di Superga.