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Attualità | 04 marzo 2025, 12:15

All’Avis di Luserna San Giovanni passaggio di testimone da Malan a Giannattasio

Nonostante le incertezze della vigilia, sono state rinnovate le cariche del direttivo e l’associazione continuerà a lavorare

Tiziana Agli e Giuseppe Giannattasio

Tiziana Agli e Giuseppe Giannattasio

L’Avis di Luserna San Giovanni scongiura il rischio chiusura e presenta il nuovo direttivo. Nell’assemblea dei giorni scorsi sono state rinnovate, infatti, le cariche ed è stato eletto il nuovo presidente che succede ad Enrico Malan, alla guida della sezione per quarant’anni: è Giuseppe Giannattasio.

La mamma 0 negativo

Sessantanovenne, ex impiegato nella direzione medica di una multinazionale farmaceutica, è entrato nell’Avis nel 1980 e oggi ha raggiunto le ottanta donazioni. Cresciuto da una mamma 0 negativo, Giannattasio ha scoperto fin da giovane quanto è importante donare: “Mi ricordo ancora la spasmodica ricerca di due sacche di sangue necessarie per la trasfusione a mia madre, colpita da setticemia. Grazie ad un amico di Latina riuscimmo a recuperarle a Piombino” ricorda. Era l’inizio degli anni Settanta e l’abitudine delle donazioni di sangue non era ancora entrata nella quotidianità così come lo è oggi: “Mentre ora è un gesto etico in passato veniva ancora remunerata. C’erano ancora tanti studenti che in questo modo si pagavano la spesa dell’università”.

Il futuro della sezione

Nel nuovo direttivo Giannattasio è affiancato dalla vice presidente Tiziana Aglì, dal tesoriere Miriam Giovo e dal segretario Piercarlo Reinaudo. I consiglieri sono: Daniele Donzelli, Mauro Beltramo, Maria Gloria Dominici, Silvano Martina, Guido Primo, Mario Prina e Aldo Varo. “Sono contenta di come si sia formato il gruppo e siamo tutti grati a Malan che si è adoperato tanto per la sezione lasciandola ben avviata” afferma Aglì. Concorda Giannattasio che prima era nella sezione di Pinerolo: “L’attività a Luserna San Giovanni è ben gestita e ora punteremo sul coinvolgimento di tutto il direttivo e dei volontari. Vogliamo che durante le assemblee tutti abbiano la possibilità di esprimersi e di rilevare possibili criticità, e che venga mantenuto un clima di serenità in cui sicuramente si lavora meglio”.

Elisa Rollino

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