La Flc Cgil Piemonte, con Flc Cgil Torino e l'Area V Dirigenza Scolastica Flc Cgil Piemonte, condanna con forza il nuovo attacco alla libertà di insegnamento, all’autonomia delle istituzioni scolastiche e al diritto di espressione portato avanti da esponenti politici che si allontanano dai principi fondamentali della nostra Costituzione.
Il comunicato stampa del Consiglio Regionale del Piemonte, firmato dal vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Roberto Ravello, con cui si chiede alla Dirigente Scolastica dell’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo di annullare la presentazione del libro "E allora le Foibe di Eric Gobetti" e si interpella direttamente e pubblicamente il docente responsabile di Dipartimento di Filosofia e Storia a dare spiegazioni della scelta, rappresenta un grave tentativo di intimidazione nei confronti di una scuola pubblica e autonoma.
Il fatto che Ravello si rivolga direttamente alla Dirigente Scolastica per chiedere l'annullamento di una attività didattica e la messa in pregiudizio della libertà d'insegnamento, di fatto evidenzia una concezione della scuola subordinata al controllo politico, coerente con il progetto di autonomia differenziata che mira a condizionare l’istruzione, limitarne la libertà e ad asservire chi vi opera.
"Esprimiamo la nostra piena solidarietà allo storico e scrittore Eric Gobetti, alla Dirigente Scolastica Cosetta Borelli, al docente rappresentante di Dipartimento Giovanni Riccabone, ai docenti e alla comunità educante tutta dell’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo - spiegano -. La scuola non può diventare terreno di scontro per chi cerca visibilità politica: continueremo a difenderne con determinazione il suo ruolo di presidio democratico e di formazione critica, nel rispetto dei valori costituzionali".
Sullo stesso argomento si è espressa la Cgil Torino. "Sono anni che l’estrema destra di Fratelli d’Italia individua in Eric Gobetti - storico, autore di volumi e ricerche (una anomalia per l’estrema destra) - un bersaglio da etichettare come la fonte di un rovesciamento della storia, quella delle foibe, assunta dall’estrema destra strumentalmente come l’occasione per contrapporre, quasi fossero comparabili, la vicenda complessa e drammatica delle foibe alla storia della Resistenza fondativa della Repubblica e della Costituzione".