/ Attualità

Attualità | 01 marzo 2025, 07:07

Concorrenza sleale e poca sicurezza, il grido di dolore di Torino nord: "Sta andando tutto alla deriva"

La speranza riposta in investimenti e maggiori controlli: in 4 aree della Circoscrizione 6 sarà limitata la vendita di alcolici

Concorrenza sleale e poca sicurezza, il grido di dolore di Torino nord

Concorrenza sleale e poca sicurezza, il grido di dolore di Torino nord

Un commercio minacciato dalla concorrenza sleale e dalla poca sicurezza. Si riassume così il tavolo organizzato dal blog Facciamo Barriera, voluto per parlare del fenomeno della desertificazione commerciale che sta colpendo la Circoscrizione 6

Fronte comune per arginare la crisi

Al centro incontri di via Pertengo 10, infatti, residenti e negozianti si sono riuniti con l'assessorato al Commercio di Torino, con la Circoscrizione 6 e con Ascom Confcommercio, con l'obiettivo comune di far fronte alla crisi delle piccole e microimprese. Una crisi che, da come hanno denunciato i presenti in sala, sembrerebbe essere principalmente causata dalle aperture dei minimarket, dai grandi centri commerciali e soprattutto provocata dal degrado dilagante. 

"Tassata anche l'aria che respiriamo"

"Il mio negozio c'è da 45 anni e oggi la cosa più pericolosa sono le tasse che paghiamo, fra un pò anche l'aria che respiriamo", spiega la commerciante storica della Circoscrizione 6 Giulia Magro. "Parliamo di negozi che chiudono , ma sappiamo che il commercio va pari passo alla Sicurezza, come pretendiamo che una donna vada a fare la spesa senza essere messa in pericolo tra scippi e altri problemi", ha invece commentato il presidente del comitato Barriera di Milano, Giuseppe Dramesino

"Credo che siamo arrivati al punto in cui servono solo i fatti, le serrande non si rialzano per mille motivi ma si non non esserci la volontà politica per far sì che questo non accada – ha invece raccontato la rappresentante dei commercianti di Regio Parco, Marilena Emilio Aprire attività è troppo costoso, abbiamo difficoltà burocratiche, che impediscono anche di lavorare, o i controlli che altri esercizi non hanno. Di questi incontri in vent'anni ne ho visti a migliaia, ma mai nessuna soluzione realizzata. Qui si muore di silenzio lasciando tutto alla deriva".

La speranza arriva dai nuovi investimenti

Alle denunce la Città risponde incolpando la crisi dell'automotive e con i numeri dei prossimi investimenti. Sono infatti in arrivo, specialmente per i quartieri come quelli di Torino nord, importanti risorse destinate proprio per il mondo del commercio. Uno di questi sarà il "Pon Metro Plus", un fondo di investimento nazionale da un milione di euro, di cui l'80% sarà destinato a Barriera. Inoltre si aggiungeranno anche 3milioni e 700mila euro spalmabili su tutta la città, rivolgibili alle piccole medie imprese, con una priorità di finanziamenti proprio per Barriera e Aurora. 

"Al di là delle posizioni politiche siamo amministratori e la stella polare del nostro lavoro dev'essere il bene comune – ha spiegato l'assessore al Commercio, Paolo Chiavarino Bisogna tenere conto che la crisi commerciale torinese patisce la grande crisi del settore automobilistico, inoltre la città si è asciugata anche dal punto di vista demografico, scendendo da 1milione di abitanti agli 800mila attuali. Arriveranno importanti finanziamenti proprio per il commercio, vengo da quel mondo quindi so bene quali sono le difficoltà e cosa ci sia da fare".

La questione sicurezza

Ma anche per la questione sicurezza l'amministrazione è pronta a fare la sua parte. Per combattere concorrenza sleale e garantire l'ordine pubblico sono state individuate, insieme all'assessorato alla Sicurezza, quattro aree nella Circoscrizione 6 in cui verrà limitata la vendita di alcolici e l'asporto, dalle ore 21 alle 7 della mattina seguente. Le zone soggette a questa restrizione saranno: l'area di via Martorelli, via Baltea, il tratto tra via Brandizzo e corso Giulio Cesare e infine piazza Derna fino all'altezza di corso Taranto.

Circoscrizione e associazioni di categoria si sono dette soddisfatte del tavolo e del lavoro di squadra, anche se ancora titubanti su molti punti come la questione dei grandi centri commerciali o le attività di e-commerce.

Lomanto: "Ripartire dal commercio"

"Momenti come questi sono davvero importanti, permettono alle istituzioni di parlare con i cittadini scoraggiando il distacco tra pubblico e politica – ha dichiarato il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto Dalle voci dei commercianti si sentono due richieste in particolare: fermare le nuove inaugurazioni dei grossi centri commerciali, che minacciano e tolgono il piccolo commercio, e la costante apertura di minimarket o attività analoghe. Bisogna favorire la parità tra i commercianti, dando regole, diritti e doveri uguali a tutti. Si riparte proprio dal commercio".

Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom, ha sottolineato: "I dati sulle chiusure sono molto pesanti, uscendo per le vie si vede il disastro che sta capitando nel commercio: si è perso il 3,5% di quello ambulante, compromettendo la sua funzione sociale. Sia la destra che la sinistra non hanno mai difeso le piccole imprese, quando c'era un centro commerciale da aprire in qualche modo il potere dei grandi gruppi ha sempre vinto sulle piccole imprese. Combattiamo contro multinazionali di cui non sappiamo nulla ed è la politica a permetterlo: occorre cambiare registro".

Marco D’Agostino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium