Economia e lavoro - 27 febbraio 2025, 14:34

Milleproroghe. Confartigianato Torino chiede la proroga per l'assicurazione contro i rischi catastrofali e per il concordato preventivo biennale

Il Presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis: "Le aziende hanno il diritto di informarsi per tempo e bisogno di programmare i costi. Con queste scadenze imminenti si chiede di pagare al buio"

La recente conversione del decreto Milleproroghe ha sancito il consueto slittamento di numerose scadenze ma non quella per la stipula dell’assicurazione dei propri beni strumentali contro i rischi catastrofali.

L’impresa dovrà contrarla entro il 31 marzo prossimo, ancora con tutte le incognite da chiarire – avverte De Santis -ancora una volta vengono imposti nuovi balzelli dando alle imprese tempi ristrettissimi, senza la possibilità di programmare l’inserimento nel conto economico <s>questi</s> di ulteriori pesanti costi. Oltre a questo, le aziende devono analizzare il rischio territoriale della propria sede operativa, confrontare le offerte delle principali compagnie assicurative e valutare le franchigie e le coperture incluse. E non si sta parlando di importi assicurativi di poco conto. Dobbiamo mettere le imprese nelle condizioni di sottoscrivere in piena consapevolezza polizze efficaci a costi che tengano effettivamente conto del principio di mutualità del rischio. Noi insistiamo con forza sulla necessità di prorogare la data della scadenza al 2026”.

 

“Continueremo, inoltre, ad invocare la proroga al prossimo autunno del termine per aderire al concordato preventivo biennale per gli anni 2025 – 2026 – incalza De Santis – il 31 luglio 2025 è, di fatto, impraticabile per la buona riuscita dell’operazione di accordo preventivo con il Fisco. Confidiamo nel buon senso del Governo affinché il doveroso slittamento non arrivi a ridosso della scadenza. Verrebbe comunque vanificata un’opportunità non solo per le imprese ma anche per l’Erario che potrebbe dover rinunciare ad un significativo apporto di risorse fresche”. 

 

Sembra sia diventato un modus operandi – conclude De Santis – quello di imporre nuove scadenze in tempi ravvicinati. Un imprenditore ha bisogno di conoscere non solo le nuove normative e i nuovi provvedimenti, ma soprattutto le proprie spese elaborando un bilancio preventivo annuale per

poter fare una oculata e attenta programmazione sostenibile. Non ci possono chiedere pagamenti al buio di mese in mese.

comunicato stampa