Gli studenti che aderiscono all’iniziativa sono invitati a vedere il film “Quel fantastico peggior anno della mia vita” (Alfonso Gomez-Rejon, 2015), per poi incontrare in presenza oppure online (attraverso la piattaforma GoToWebinar) i divulgatori scientifici di Fondazione Veronesi e specialisti oncologi e psico-oncologi pediatrici, con cui affrontano il delicato quanto urgente tema del ritardo diagnostico, che può compromettere la tempestività delle cure e la loro efficacia, e che continua a preoccupare gli esperti.
“Per i circa 800 adolescenti - ragazzi compresi in una fascia di età tra i 15 e i 19 anni - che annualmente ricevono una diagnosi di tumore in Italia, arrivare ad una definizione della malattia è più difficile rispetto ai bambini. Per diverse ragioni infatti, come ad esempio il diniego di fronte ad un proprio malessere o a sintomi che si protraggono nel tempo; il mancato costante controllo da parte dei genitori per il pudore che caratterizza l’età della crescita e talvolta purtroppo un problema legato all’accesso alle cure, la diagnosi di un tumore si protrae fino a diversi mesi. Se da una parte è vero che complessivamente le percentuali di sopravvivenza dei pazienti adolescenti superano il 70%, dall’altro è documentato per molti tumori le probabilità di guarigione degli adolescenti sono minori di quelle dei bambini” - dichiara il Dottor Andrea Ferrari, Pediatria Oncologica, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e membro del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi ETS.
Al fine di colmare questo svantaggio diagnostico è fondamentale continuare a migliorare l’accesso ai percorsi diagnostici - ancora oggi non uniforme sul territorio nazionale - e sensibilizzare i giovani. Imparare a riconoscere i possibili campanelli d’allarme, essere informati su fattori di rischio e opportunità di cura, potersi confrontare sugli aspetti clinici e psicologici, sono infatti strumenti cruciali per aiutare ragazze e ragazzi di fronte ad un’evenienza rara ma possibile, come la malattia oncologica in età adolescenziale.
“Da diversi anni con il progetto #fattivedere miriamo a sensibilizzare sempre più adolescenti sul territorio italiano circa l’importanza di prendersi cura di sé stessi e del proprio corpo invitandoli a rivolgersi, senza paura né vergogna, ad un medico o ad un familiare qualora si presentino sintomi senza causa apparente e prolungati nel tempo. Anche durante questa edizione verrà affrontato il tema della diagnosi di tumore nei pazienti adolescenti e, sempre grazie alla presenza di autorevoli esperti, il delicato tema della difficoltà di affrontare la malattia in tutti i suoi aspetti. L’impegno di Fondazione non è solo quello di finanziare l’oncologia pediatrica, ma anche coinvolgere sempre più giovani per rafforzare la cultura della corretta informazione scientifica basata sui risultati della ricerca d’eccellenza che progredisce” – afferma Monica Ramaioli, Direttore di Fondazione Umberto Veronesi ETS.
Il quarto, di nove incontri complessivi, è fissato in presenza per giovedì 27 febbraio ove parteciperanno Donatella Barus, Direttrice del magazine fondazioneveronesi.it, la Dottoressa Paola Quarello, Dirigente Medico Oncoematologia Pediatrica presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e la Dottoressa Tiziana Geuna, Psico-oncologa presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, con alcuni ex pazienti che porteranno la propria esperienza personale del percorso di cura.
L’incontro inizierà alle ore 9.00 presso il Liceo Classico e Linguistico Vincenzo Gioberti di Torino e prenderanno parte più di 100 studenti e studentesse del liceo stesso.