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Politica | 25 febbraio 2025, 14:14

Obbligo di lavoro regolare per avere casa popolare, ricorso contro la legge regionale. Marrone: "Sinistra vuole ghetti?"

La Regione pronta a costituirsi in giudizio. "Si vogliono trasformare le palazzine ATC in banlieue in piazze di spaccio"

Immagine di archivio di case popolari

Immagine di archivio di case popolari

La Regione Piemonte si costituirà in giudizio contro l'Associazione degli Studi Giuridici dell'immigrazione che ha presentato un ricorso per l'incostituzionalità della legge regionale sugli alloggi popolari. Il provvedimento, a firma dell'allora assessore al Welfare Chiara Caucino, aveva introdotto per gli extracomunitari l'obbligo di avere un lavoro regolare da dipendente o autonomo per poter accedere ai bandi per l'assegnazione delle case Atc

La contestazione 

"Fin dove ci vuole portare questa sinistra?" dichiara l’assessore regionale alla Casa Maurizio Marrone. "Cominciamo finalmente - aggiunge - ad ottenere risultati con il progressivo sgombero di alloggi abusivamente occupati, allontanando nomadi incivili così come  i delinquenti che usano gli appartamenti pubblici come deposito per droga e merce rubata, ma ora qualcuno vorrebbe aprire le porte delle case popolari a stranieri che non sono in grado di dimostrare come si mantengono?". 

"Si vogliono trasformare le palazzine ATC in banlieue fuori controllo e piazze di spaccio? Si vogliono mettere sullo stesso piano quegli immigrati onesti che si sudano duramente l'integrazione nella nostra comunità con i balordi che scelgono la scorciatoia della malavita, spesso organizzata?” conclude Marrone, che annuncia come la Regione Piemonte si costituirà in giudizio.

Cinzia Gatti

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