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Politica | 25 febbraio 2025, 20:53

Bilancio di previsione 2025-2027: il dibattito si infiamma in Consiglio Regionale

Con circa 1700 emendamenti, il dibattito si conclude tra divergenze politiche e risposte delle forze di governo

Palazzo Lascaris

Palazzo Lascaris (foto d'archivio)

Si è conclusa la discussione generale sul Bilancio di previsione finanziario 2025-2027, sul quale insistono circa 1700 emendamenti depositati dai gruppi di opposizione e oltre 50 ordini del giorno collegati, nella seduta serale presieduta da Davide Nicco.

L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, intervenendo in replica, ha spiegato che “le entrate sono certificate, non ci sono possibilità di avere dubbi. I nostri pilastri sono la riduzione del disavanzo, che ad onor del vero è iniziato con l’assessore Reschigna nella Giunta Chiamparino e noi abbiamo consolidato nella scorsa legislatura, ma anche il rifiuto di aumentare le tasse, per questo diventa più complesso far quadrare i conti: abbiamo agito in riduzione sulla spesa corrente, mentre aumentiamo gli investimenti. Ma in generale, non si può dire che questa maggioranza non abbia dato ascolto alle esigenze delle opposizioni, su temi a voi cari tipo le cooperative, il lavoro, i giovani, la cultura, non facciamo tagli, per questo non mi spiego critiche così aspre. Quanto ai revisori, è giusto che facciano il loro lavoro, con tutte le cautele del caso, ma per fortuna il nostro ruolo è quello dell'agibilità politica e la possibilità di fare alcune scelte”.

Il primo intervento è stato quello di Sarah Disabato (M5s), che si è detta “offesa per l'assenza del presidente e degli assessori della Giunta, che dovrebbero aggiornarci su diverse criticità e problemi che incombono sul Piemonte" e ha quindi fatto un elenco di criticità a suo avviso contenute nel Bilancio, in particolare su sanità, assistenza e lavoro.

Ha poi preso la parola Alice Ravinale (Avs), dichiarando che “il bilancio ha avuto un iter complesso in cui è saltato il confronto. Non possiamo che condividere le perplessità sulla tenuta complessiva dei conti". Le riserve più forti sono state espresse su sanità, diritto allo studio, pari opportunità e fondi per gli oratori.

Per Fabio Isnardi (Pd) il Bilancio “presenta indubbie difficoltà, a cominciare dai tagli agli Enti locali voluti dal Governo nazionale, per non parlare della Sanità. Non si danno risposte su temi importanti come la non autosufficienza e i trasporti”.

Carlo Riva Vercellotti (Fdi) ha invece criticato “le rappresentazioni apocalittiche dell’opposizione: non aumentiamo le tasse, teniamo i conti in ordine e investiamo sul futuro. Ben 31 sedute di Commissione sono state dedicate al Bilancio, il dialogo c’è stato. Abbiamo ridotto il tasso di disoccupazione, malgrado il fardello del debito pregresso”.

Silvio Magliano (Lista Cirio) ha poi ringraziato l'assessore Andrea Tronzano "per il lavoro svolto. I tempi sono difficili e condizionano anche la vita della regione. Ci sono diversi dati positivi in crescita, a cominciare dal turismo. Non lasciamo indietro chi fa fatica, anzi prevediamo misure serie di sostegno".

Nel suo intervento, Alberto Unia (M5s) ha quindi commentato che “il Bilancio sta in piedi grazie ai fondi del Pnnr, ottenuti dal governo Conte. Quanto al merito, voglio ricordare il parere impietoso del Collegio dei revisori dei conti su questo testo”.

Anche Domenico Rossi (Pd) ha citato il parere del “Collegio, molto negativo” e ha aggiunto: “Siamo di fronte a un Bilancio fatto di tagli. Ci auguriamo abbia ragione la maggioranza, ma la possibilità di un nuovo piano di rientro incombe".

A parere di Federica Barbero (Fdi) “non è corretto parlare di tagli alla cultura: permangono alcuni problemi legati alla cassa, ma l'Assessorato sta trovando una soluzione attraverso accordi con gli istituti di credito”.

Valentina Cera (Avs) ha evidenziato “le situazioni di povertà e di crisi in Piemonte denunciate da Istat e dal Sole24Ore", aggiungendo che "lo sviluppo dell'industria green dovrebbe essere una priorità e un’opportunità" e ha denunciato "l'assenza di politiche sociali rispondenti ai reali bisogni”.

Il consigliere Gianluca Godio (Fdi) ha sottolineato “lo sforzo dell'assessorato per risolvere i problemi di salute dei cittadini, rinnovare le strutture sanitarie e il Cup e implementare il personale", ricordando "quanto si sta facendo per la riduzione delle liste d'attesa”.

Vittoria Nallo (Sue) ha affermato che "la Giunta si era presa una serie di impegni su screening prenatali, salute mentale, disturbi del comportamento alimentare e misure di sostegno alla famiglia di cui, in questo bilancio, non sembra esservi traccia”.

Per Davide Zappalà (Fdi) “bisogna ricordare i maggiori investimenti previsti dal bilancio per voci capitali quali sviluppo economico e competitività, lavoro e formazione professionale, tutela della salute, istruzione, diritto allo studio, sicurezza e transizione energetica”.

La capogruppo Pd Gianna Pentenero ha affermato che “le Giunte Bresso e Chiamparino hanno passato i loro anni di governo regionale a cercare di ripianare il deficit sanitario provocato dal centrodestra. Prego quindi la Giunta di leggere i rapporti e le sentenze: non attribuiamo responsabilità a chi non le ha”.

Ha preso quindi la parola Roberto Ravello (Fdi), presidente della Commissione Bilancio, ribattendo che “i numeri parlano chiaro: quasi 13 miliardi sulla Sanità, di cui 10 alle aziende sanitarie; più di 150 milioni alle politiche per la famiglia, quasi 110 milioni per il comparto energia, 116 milioni di euro per pagare tutte le borse di studio universitarie, oltre 500 milioni per la formazione professionale. E poi 210 milioni per lo sviluppo sostenibile, 330 per il trasporto ferroviario, quasi 25 milioni per i parchi e le aree protette, più di 22 milioni per il turismo, 90 per la cultura. Tutto questo con la filosofia del buon padre di famiglia, intervenendo pesantemente sulla riduzione del debito, già tagliato di un miliardo nella scorsa legislatura”.

Comunicato stampa

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