Traffico di sostanze stupefacenti e altri tipi di reato all'interno delle carceri italiane. Sono questi i reati per i quali i carabinieri di Torino hanno fatto scattare un blitz - insieme al nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria - nei confronti di cento persone, sia presso le loro abitazioni che all'interno degli stessi istituti di pena.
I territori coinvolti
Coinvolte, oltre alla città di Torino, anche altre province del Piemonte come Alessandria, Biella, Vercelli e Cuneo. Ma l'operazione, iniziata nelle prime ore di questa mattina, tocca anche Sassari, Savona, Imperia e Modena.
I telefoni di Torino
Ma tutto sarebbe partito proprio dal carcere Lorusso e Cutugno, a seguito della scoperta di alcuni detenuti in possesso di telefoni cellulari. Utenze che sono state poste sotto controllo e che hanno permesso di scoprire non solo come venivano forniti ai detenuti (dai parenti in visita o durante i permessi), ma anche che uso ne facevano. Contatti con i famigliari, ma anche con altri malviventi ancora in libertà. E tra le attività che venivano svolte con la complicità di alcuni esterni c'era anche l'introduzione e lo spaccio di sostante stupefacenti all'interno delle case circondariali.
I carabinieri stanno effettuando perquisizioni e altre verifiche nell'ambito dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.
“Esprimo grande soddisfazione per la maxi-operazione in corso contro il traffico di stupefacenti all’interno delle carceri italiane: un plauso e un sincero ringraziamento al Comando provinciale dei Carabinieri di Torino e al Nucleo investigativo della Polizia Penitenziaria di Torino, che stanno eseguendo decine di perquisizioni in diverse province italiane, nonché alla Procura di Torino, che ha coordinato un’indagine su vasta scala, con oltre 100 persone indagate. E’ importante riaffermare come in Italia non esistano zone franche, men che meno in carcere. Quello dello spaccio all’interno degli istituti penitenziari è una piaga da debellare con ogni mezzo, lo Stato c’è e avanza”, commenta Paola Ambrogio, senatrice di Fratelli d’Italia.