La Regione Piemonte si costituirà in giudizio contro l'Associazione degli Studi Giuridici dell'immigrazione che ha presentato un ricorso per l'incostituzionalità della legge regionale sugli alloggi popolari. Il provvedimento, a firma dell'allora assessore al Welfare Chiara Caucino, aveva introdotto per gli extracomunitari l'obbligo di avere un lavoro regolare da dipendente o autonomo per poter accedere ai bandi per l'assegnazione delle case Atc.
La contestazione
"Fin dove ci vuole portare questa sinistra?" dichiara l’assessore regionale alla Casa Maurizio Marrone. "Cominciamo finalmente - aggiunge - ad ottenere risultati con il progressivo sgombero di alloggi abusivamente occupati, allontanando nomadi incivili così come i delinquenti che usano gli appartamenti pubblici come deposito per droga e merce rubata, ma ora qualcuno vorrebbe aprire le porte delle case popolari a stranieri che non sono in grado di dimostrare come si mantengono?".
"Si vogliono trasformare le palazzine ATC in banlieue fuori controllo e piazze di spaccio? Si vogliono mettere sullo stesso piano quegli immigrati onesti che si sudano duramente l'integrazione nella nostra comunità con i balordi che scelgono la scorciatoia della malavita, spesso organizzata?” conclude Marrone, che annuncia come la Regione Piemonte si costituirà in giudizio.