Attualità - 25 febbraio 2025, 11:55

Processo Smog, fissata per l’8 maggio la prima udienza dell’appello

La Procura di Torino intende opporsi alla sentenza di proscioglimento predibattimentale. L’impugnazione sollecitata dal Comitato Torino Respira con una articolata memoria presentata ai pubblici ministeri

Processo Smog, fissata per l’8 maggio la prima udienza dell’appello

 Il Processo Smog continua. Gli amministratori pubblici comunali e regionali (tra cui gli ex sindaci Fassino e Appendino e l'ex governatore Chiamparino) che dal 2015 al 2019 hanno avuto una responsabilità rispetto alla tutela della qualità dell’aria della città di Torino sono stati citati per l’8 maggio, avanti la Corte di Appello di Torino, per la trattazione dell’impugnazione presentata dalla Procura della Repubblica contro la sentenza di non luogo a procedere predibattimentale.

Nel luglio 2024 il giudice aveva disposto il proscioglimento degli imputati dal reato di inquinamento ambientale colposo, contestato dalla Procura della Repubblica di Torino, respingendo la richiesta di prosecuzione del giudizio avanzata dai pubblici ministeri e dai difensori delle parti civili (Comitato Torino Respira, Greenpeace Italia e ISDE - Associazione Italiana Medici per l’Ambiente).

La decisione, le cui motivazioni sono state depositate il 5 settembre scorso, è stata impugnata dai pubblici ministeri nello scorso autunno, come anche sollecitato dal Comitato Torino Respira, in una memoria presentata dal difensore avv. Marino Careglio, in cui si è evidenziato, tra l’altro, che la sentenza è caratterizzata: “da un diffuso ‘svilimento’ del tema inquinamento atmosferico, che si manifesta sia nella ricostruzione dei fatti oggetto di giudizio sia nelle valutazioni di carattere più prettamente giuridico”.

L’udienza è stata fissata avanti la 4^ sezione penale della Corte di Appello di Torino.

"Accogliamo con soddisfazione la celere fissazione del giudizio di appello. La sentenza del giudice di primo grado non è condivisibile e auspichiamo una sua riforma: la materia è complessa e non può essere liquidata in modo sbrigativo e superficiale; un confronto approfondito, sul piano giuridico e scientifico, potrà emergere solo da un serio dibattimento" commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira.

comunicato stampa