Investitori per reindustrializzare cercansi. Ancora una fumata grigia al termine dell'incontro sulla vicenda che coinvolge la Lear di Grugliasco, azienda della componentistica auto che vede ridursi sempre più le prospettive di uscita da una crisi legata a doppio filo a quella di Maserati e dell'automotive in generale.
Mille auto in un anno, ma siamo ancora a 19
Presso il Ministero del made in Italy, sindacati, rappresentanti dell'azienda e mondo della politica e degli enti locali si sono visti (ormai per la decima volta), ma senza una reale svolta rispetto alla situazione di partenza. A cominciare dall'attività attualmente in atto presso lo stabilimento della multinazionale: le previsioni del committente su Grugliasco erano di circa 1.000 vetture, in linea con il 2024 ma a oggi ne sono state prodotte soltanto 19 con la previsione di farne 43 entro marzo, quindi una situazione molto lontana dall'intenzione iniziale. Dal punto di vista occupazionale, 14 persone si sono ricollocate, 4 sono uscite autonomamente e 10
persone sono coinvolte nel progetto di outplacement. Ad oggi si contano dunque circa 380 dipendenti.
Ipotesi di più compratori
"Come Fim, Fiom e Uilm abbiamo ribadito che al di là dell’avvio dell’ammortizzatore sociale per “area di crisi industriale complessa” e della prospettiva della formazione che prossimamente sarà attivata dalla Regione sulle politiche attive, non ci sono novità sul fronte della reindustrializzazione del sito, elemento che per noi ha importanza prioritaria - dicono i sindacati metalmeccanici -. L’azienda ha ribadito di voler proseguire nel proprio impegno, con l'aiuto degli advisor, a ricercare altre opportunità industriali che possano condurre ad un piano di reindustrializzazione.
Nel confronto con i rappresentanti del Ministero l'azienda ha ribadito che al momento ci sono interlocuzioni preliminari con più soggetti e che rimangono al vaglio tutte le ipotesi possibili, non escludendo soluzioni che possano interessare più interlocutori".
"Lavoratori sempre più provati"
"A oggi questa ricerca non ha portato a nulla - aggiungono -, non è stata sufficientemente efficace, il tempo scorre e i lavoratori sono sempre più preoccupati dall’assenza di prospettive e provati dalle difficoltà economiche derivanti dalla perdita di reddito. Il tavolo è stato riconvocato per il prossimo 7 aprile, al fine di poter avere un riscontro sulla ricerca fattiva di una soluzione che possa dare una prospettiva per il futuro del sito di Grugliasco e ai lavoratori
della Lear".
Regione: "Massimo impegno per gli operai"
Da parte della Regione, è stato ribadito il sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie, che potranno accedere al Fondo Occupazione Formazione. “Grazie a questa misura regionale, i lavoratori che parteciperanno ai corsi di riqualificazione professionale potranno avvicinarsi al reddito stabilito nel contratto, riducendo così l’impatto economico della crisi sull’intero nucleo familiare” ha affermato il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino.
“La nostra priorità è preservare i posti di lavoro e creare le condizioni per una ripartenza solida, attraverso il sostegno al reddito e la formazione, in attesa di una reindustrializzazione che possa rappresentare una reale opportunità di rilancio”.