Economia e lavoro - 24 febbraio 2025, 15:20

Piemonte terra di microchip: anche Torino guarda con interesse alla Silicon Box di Novara. "Best practice per tutta la regione"

Mentre vanno avanti i lavori per un progetto da 3,2 miliardi legati ai semiconduttori, Confindustria Piemonte si è data appuntamento nel nord del Piemonte per gettare le basi del futuro: "Creare un'immagine riconoscibile"

Il Piemonte si è ritrovato a Novara per ragionare sull'attrattività di investimenti

E' ancora presto (forse) per dire che sta nascendo un secondo "polo". Ma senza dubbio, Torino osserva con interesse e attenzione quel che sta succedendo a Novara. Se infatti il capoluogo piemontese è uno dei territori principali, quando si parla di attrazione di investimenti stranieri, export e innovazione, anche la provincia più vicina alla Lombardia sta per compiere un enorme passo avanti con l'arrivo di Silicon Box, il colosso globale dei microchip che da Singapore vuole realizzare qui uno stabilimento produttivo di semiconduttori.

Passi avanti per Silicon Box a Novara

E se nei giorni scorsi è arrivata l'ufficialità sull'affido dei lavori a Stantec e Drees & Sommer dei servizi di progettazione e ingegneria per uno stabilimento di assemblaggio e collaudo di semiconduttori da 3,2 miliardi, in queste ore i vertici di Regione e Confindustria Piemonte si sono dati appuntamento proprio nella città di Novara per discutere di multinazionali, internazionalizzazione e attrazione di investimenti dall'estero.

I numeri del Piemonte

Il Piemonte è la terza regione italiana per presenza di multinazionali (sono 1.300), è la quarta regione italiana per incidenza dell’export della manifattura con una quota del 10,5%, e un valore dell’export complessivo pari a 64,9 miliardi nel 2023. È al primo posto per export nel settore aerospazio (ecco l'apporto molto torinese all'intera vicenda), al terzo nel settore alta tecnologia e conoscenza e al quarto nel settore agroalimentare. Infine, il Piemonte è la seconda regione italiana per attrazione di Investimenti diretti esteri (Ide), la seconda per spesa in ricerca e sviluppo, ed ha in cantiere 260 richieste di insediamento di cui 177 in fase operativa.

A Novara si sono dati appuntamento le commissioni “Multinazionali” e “Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti” di Confindustria Piemonte, il sindaco, Alessandro Canelli e l’assessore regionale Andrea Tronzano. Con loro anche Gianni Filippa, presidente Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Pierpaolo Antonioli, presidente della commissione Internazionalizzazione, attrazione investimenti e consolidamento delle imprese estere in Piemonte e Alessandro Battaglia, Presidente Commissione Multinazionali di Confindustria Piemonte e a.d. di Dumarey Italia.

 

Tre priorità su cui intervenire

Credo siano tre le priorità su cui intervenire: trattenere i nostri giovani in Piemonte, implementare l’attrazione degli investimenti stranieri, sviluppare le missioni di sistema. Quest’anno saremo in Michigan ad aprile, nella seconda parte dell’anno invece andremo in Giappone nella regione di Nagoya e poi ad Osaka per l’Expo. Perché nulla è più importante del marketing territoriale, grazie agli indispensabili rapporti interpersonali che si vengono a creare. Allo stesso tempo vogliamo lavorare insieme ai nostri imprenditori, perché sono loro che danno occupazione, e noi dobbiamo essere pronti a dare una mano, con interventi abilitanti dei progetti”, ha spiegato Tronzano.

 

Investimento da 3,2 miliardi di euro

Investimenti diretti esteri, formazione e competenze sono elementi fondamentali per una crescita solida e strutturata delle nostre comunità. Per arrivare a questo innanzitutto serve credibilità da parte delle istituzioni nei confronti degli investitori; in questi anni, a Novara, abbiamo lavorato per raggiungere alcuni obiettivi fondamentali tra i quali l’aumento delle possibilità occupazionali, l’inversione del trend di decrescita demografica e l’accompagnamento a una offerta formativa più in linea con le esigenze delle imprese. Ci stiamo riuscendo e a maggior ragione proseguiremo su questa strada attraverso l’arrivo di Silicon Box, un insediamento da 3,2 miliardi di euro. Ci auguriamo che questo maxi-impianto produttivo per la realizzazione di semiconduttori e microchip possa diventare operativo entro tre anni. Un’operazione che porterà all’assunzione di 1.600 persone, tra cui molti ingegneri e figure professionali altamente formate, e che rafforzerà contemporaneamente la ricerca e la formazione del nostro territorio, Un’opportunità unica che cambia il paradigma di crescita della città e su cui ci stiamo concentrando per procedere in modo spedito e arrivare quanto prima al risultato finale” ha spiegato il sindaco Canelli.

 

Investire in Piemonte conviene

Dobbiamo spiegare perché il Piemonte conviene. I temi da privilegiare sono risorse, semplificazione burocratica, revisione dei fabbisogni formativi, miglioramento delle infrastrutture logistiche, comunicazione e promozione. Tra le iniziative, a ottobre organizzeremo un business matching tre Istituzioni regionali, quelle nazionali e gli amministratori delle aziende multinazionali con un invito diretto ai presidenti globali. Dobbiamo appresentare in modo unitario e coordinato gli interessi e le necessità e valorizzare e aumentare la percezione del ruolo del tessuto manifatturiero quale motore di sviluppo economico, con particolare riferimento alle imprese a capitale estero presenti in Piemonte” ha sottolineato Antonioli.

 

Creare un'immagine del Piemonte riconoscibile

Tra le priorità che ci siamo dati c’è la necessità di creare un'immagine del Piemonte riconoscibile, di eccellenza in Italia e all’estero. Sostenere la competitività del territorio offrendo localizzazioni adeguate alle imprese che vogliano investire in Piemonte. Sostenere lo sviluppo economico e generare una ricaduta occupazionale. Fornire un concreto strumento operativo nell’ambito della strategia regionale di attrazione investimenti. L’evento di oggi è stato utile per conoscere i dettagli di un’esperienza importante come quella di Silicon Box qui a Novara, una vera e propria best practice. Non possiamo però negare che rimangano anche alcuni problemi, come il costo dell’energia, per cui credo che il nucleare sia una soluzione, ma non nel breve termine” ha aggiunto Battaglia.