Vendere cornici è da sempre la sua passione. Ma Michele Giannini, 58 anni, è molto di più: la sua bottega “Flash art cornici”, al civico 69 di via Borgaro, nel quartiere Madonna di Campagna, è ormai diventata un richiamo per giovani artisti emergenti e non.
Dal 1987, anno di inaugurazione dell'attività, l'obiettivo primario è stato sempre lo stesso: riportare la cultura in periferia. E per farlo ha ristrutturo, dipinto e poi aperto al pubblico una nuova ala della bottega, trasformata in galleria espositiva di quadri di artisti e fotografi. Rivolta proprio all’esposizione delle mostre. "E' tutto a nostre spese - racconta il corniciaio -, e ogni mese esporremo qualcosa di diverso".
Sauar in bottega
A tal proposito, per inaugurare i nuovi spazi, il 15 di febbraio si è tenuto il vernissage della mostra “Sauar in bottega”, che Michele ospiterà nei suoi locali fino al prossimo 26 del mese. Il curatore è l'artista Riccardo Surace, 31 anni di Moncalieri, (nome d'arte Sauar) chiamato a proporre fotografie digitali in grado di ritrarre i 7 vizi capitali. Per farlo ha preso anche ispirazione dal mondo dei manga, oltre che da alcuni luoghi dimenticati della collina torinese.
[Riccardo, a sinistra, con Michele]
“Si tratta di una revisione su come il mondo oggi vede i sette vizi capitali” racconta Riccardo. Un'inaugurazione che si appresta a essere la prima di una lunga serie. "Tanta gente, anche semplici curiosi, si è affacciata al nostro mondo - continua Giannini -, ma speriamo in futuro di creare ancora più aggregazione con il quartiere".
La storia
Vicepresidente dell'associazione commercianti di via Borgaro, Michele Giannini fa anche parte del direttivo di Savoir Faire di via Po e collabora con “Artàporter” che conta una sede in corso Potenza e due gallerie in via Santa Teresa (ex teatro Macario) e via Mazzini.
Per il futuro le idee costruttive non mancano: "Sicuramente sfruttare l’arte dei fumetti - rivela -, e poi mi piacerebbe creare una collaborazione con Paratissima". Intanto un pensiero al presente e alle sue cornici. "Si vendono sempre, il lavoro non manca mai - conclude Giannini -. Con gli artisti, per esempio, ci mettiamo a tavolino e decidiamo il colore, il materiale. Ma lo stesso fa il cliente che, a differenza dell'artista, si affida più a noi".
Il 22 marzo, in ultimo, festeggerà 59 anni in Calabria, nella casa Natale di Polistena. "E poi continuerò a lavorare per portare la cultura in periferia, per renderla più attrattiva. Perché l’arte porta gente".