Gaetano ‘Nino’ Rossi è un volto conosciuto del Pinerolese. Dalla Val Chisone, dove ha vissuto, ai palazzetti dello sport dove indossa la sciarpa e la maglia dell’Union Volley Pinerolo Villafranca Piemonte. Nonostante gli 80 anni compiuti è in prima linea per fare il tifo alle giocatrici della Wash4green Pinerolo. Lo scorso anno ha deciso di dare alle stampe un libro per sostenere chi tramite lo sport aiuta i ragazzi con delle difficoltà a essere inclusi nella società.
“Un diario di vita vissuta”
Originario di Salerno ha abitato a San Germano Chisone, dove è stato consigliere comunale, e a Perosa Argentina, dove è stato anche assessore e vicesindaco. Ex direttore di Posta, attualmente vive a Pinerolo. Tra le sue passioni, oltre alla pallavolo, c’è sempre stata quella della scrittura. Da qui nasce il suo ‘Un amore di troppo’ (LAReditore) il cui ricavato verrà devoluto all’associazione sportiva dilettantistica di Piscina Libertà e Coraggio.
“Il libro non è autobiografico, deve essere un veicolo di attenzione per quella che è la vita di ogni giorno delle famiglie e delle coppie e di tutti coloro che incontriamo nella quotidianità. Più che un libro è un diario di vita vissuta” spiega.
“Negli anni avevo accumulato tanto materiale, come poesie e canzoni, a un certo punto ho pensato di poter utilizzare parte di quel piccolo patrimonio che avevo e di assembrarlo per fare un libro e dare così un contributo a un’associazione a cui tenevo tantissimo”. Libertà e Coraggio si occupa di allenare i ragazzi nella pratica della pallavolo unificata e dell’atletica. Un percorso di inclusione per chi ha delle difficoltà: “Si affrontano disagi psicologici e fisici. Uno dei motivi che mi ha spinto ad aiutarli è perché ho la fortuna di avere un nipotino autistico, che mi ha insegnato tante cose – si commuove –. Quando dico che non esiste la diversità, dico che tutti siamo diversi, anche chi si ritiene ‘normale’. Nel momento in cui parlo con un’altra persona, sono diverso da quella persona. Perché allora dobbiamo etichettare alcuni che hanno una diversità un po’ più visibile?”.
La passione per la pallavolo
“Quando mia figlia aveva poco più di 5 anni, mi disse che voleva giocare a pallavolo come Mila e Shiro. Così due volte la settimana portavo Francesca a imparare a giocare a pallavolo. È rimasto in me questo attaccamento allo sport, così ho fondato il Volley Perosa e ora sono molto legato alla squadra di serie A dell’UnionVolley di Pinerolo. L’ex capitana Silvia Bussoli, ‘Box’, ha fatto la prefazione del libro, a lei sono legato da una tenerissima amicizia”.
Con un altro amico fraterno, Antonio Parlangeli, ha iniziato l’avventura dei Pinerolo Boys che sono finiti sul palcoscenico dell’A1 e, nonostante l’età, l’impegno e l’affetto di ‘Nino’ Rossi per le giocatrici dell’UnionVolley non si esaurisce: “Avendo 80 anni, alcuni mi dicono di darmi una calmata, ma amo di più questo tifo che quello da stadio”. Con tutto questo impegno c’è ancora un sogno nel cassetto? “Ce li abbiamo tutti quanti i sogni nel cassetto, ma io non ho mai avuto un sogno in particolare. Ho voluto essere sicuro che nella mia vita fossi stato utile a qualcuno”.