Economia e lavoro - 22 febbraio 2025, 07:47

Carpano&Azotea: quando la perfezione dei cocktail se la gioca con l’eccellenza della cucina

In occasione del Salone del Vermouth, previsto per il weekend entrante, in una cena stampa abbiamo assaggiato la cucina di Azotea in abbinamento con dei cocktail elaborati a partire dai prodotti della Carpano. E proprio i drink proposti, senza nulla togliere alla cucina, si sono rivelati un vero viaggio nel mondo vegetale

Matteo Fornano by Azotea

Ma da Azotea si mangia bene? Anche un po’ di più! Ma non è della cucina di questo locale, nel quale l’ottima declinazione del pianeta Nikkei si sposa felicemente a cocktail superlativi, che voglio parlarvi oggi. Siccome il menu che ho avuto modo di assaggiare era pensato in occasione del Salone del Vermouth, e dunque strettamente limitato a questa settimana, vi parlerei di qualcosa che non avreste modo di verificare. Per questo ho deciso che, in queste poche righe, mi concentrerò sui cocktail, non senza sottolineare che – da boomer qual sono – preferisco ancora bere vino e, quando mi concedo un buon rum o di un buon cognac, andare decisamente sul liscio. Non posso però non riconoscere che la mixology in questi decenni ha fatto passi da gigante e che ormai la sperimentazione che la caratterizza non teme più il confronto nemmeno con l’alta cucina.  

I sapori dell’orto e del frutteto in sette cocktail d’eccezione

I veri protagonisti della serata, per quanto riguarda i sette cocktail arrivati in tavola accompagnando altrettanti piatti, sono stati Mattea Fornaro, posato bar manager del torinese Azotea, ed Edoardo Spagnoli, esuberante bartender del Drink Kong di Roma ospite ad Azotea per questa serata speciale. Sono loro ad aver concepito, sperimentato e dato forma a drink i cui sapori ci hanno strappato per qualche ora all’aria viziata della città per proiettarci in un inatteso mondo vegetale fatto di sapori e gusti davvero capaci di stupire e far sognare. Così, se la qualità della produzione Carpano ha fatto da eccellente sfondo a questi drink, a imprimere a ciascuno di essi quel tratto di unicità che ne evidenziava l’identità sono state proprio frutta e verdura: dalla forza del bergamotto dell’Amanecer, all’avvolgenza delle olive taggiasche dell’Evo(lutive); dal tratto acidulo del Sex and the kiwi al leggerissimo sentore di barbabietola del Be(e)true(t); dalla nota affumicata del Remolacha al tenue vellutato dell’albicocca di Shogun. Per chiudere poi con un solido Sanij, davvero capace di affascinare per la sua solida persistenza. 

Un’anteprima del Salone del Vermouth

Il percorso proposto ad Azotea da Matteo Fornaro ed Edoardo Spagnoli, nella serata di giovedì 20 febbraio, si è così rivelata un’autentica anteprima del Salone del Vermouth.  Vivere in diretta, col naso e col palato, quello che ormai per l’evoluzione della mixology si configura come un traguardo raggiunto e consolidato non è stata soltanto un’esperienza. Per me è stata un’opportunità, piacevolmente condivisa con Giorgio e Alessio, di approfondire un pianeta certamente in forte espansione ma probabilmente non ancora apprezzato come si deve. Ben vengano dunque eventi come il Salone del Vermouth purché declinati da chi li organizza e vissuti dal pubblico dei visitatori come un’occasione per conoscere da vicino tutte le potenzialità che il mondo dei drink ha ancora davanti a sé. Un mondo cioè destinato ad assumere un rilievo sia in quanto tale, sia nell’associazione al food. Come del resto la riuscita scommessa di Azotea continua brillantemente ad attestare.  

Tra assaggi e talk show: un mondo da scoprire

Non perdetevi allora il Salone del Vermouth. Certo per assaggiare prodotti di nicchia che nei prossimi due giorni lì potrete trovare, riscontrando magari risonanze inattese. Ma anche per capire più a fondo un mondo che si è ormai trasformato in un segmento specifico del pianeta del bere. Perché dunque non provare a seguire un talk show? Magari proprio quello nel quale a discutere del rapporto tra mixology e cucina saranno Matteo Fornaro di “Azotea” e Gianluca Renzi chef dello stellato “Canavacciuolo Le Cattedrali Asti”. Oppure quello che, incentrato invece sulle diverse figure professionali che ruotano intorno al Vermouth, sarà moderato da Carlo Carnevale, di cui sul campo ho potuto constatare competenza e chiarezza espositiva. Fare del Salone l’occasione per addentrarsi in questo mondo, e capirne un po’ di più la complessità, potrebbe davvero essere un’ottima idea.

Azotea

Sanjii by Azotea

Amanecer by Azotea

Evo(lutive) by Drink Kong

Be(e)true(t) by Drink Kong

Piergiuseppe Bernardi