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Scuola e formazione | 21 febbraio 2025, 07:47

Tajani all'inaugurazione dell'anno accademico. Gli studenti del Polito occupano la facoltà: "Complice del genocidio in Palestina"

L'azione studentesca nella serata di ieri contro il Ministro degli Esteri: "Rappresenta un governo che preferisce destinare miliardi alle armi piuttosto che investire nei servizi e nella formazione"

Tajani all'inaugurazione dell'anno accademico. Gli studenti del Polito occupano la facoltà: "Complice del genocidio in Palestina"

Nella serata di ieri, giovedì 20 febbraio, gli studenti e le studentesse del Politecnico di Torino hanno occupato la sede di corso Duca degli Abruzzi in opposizione all'arrivo del Ministro degli Esteri Antonio Tajani che oggi è ospite per l'inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico.

Le motivazioni dell'occupazione

"Tajani e il governo italiano - si legge nella nota pubblicata dagli studenti - hanno esplicitato numerose volte la loro complicità al genocidio compiuto dallo stato israeliano mentre adesso tentano ipocritamente di intestarsi i meriti del raggiunto accordo tra il governo Netanyahu e la Resistenza palestinese, vendendosi come i ministri di una finta pace comoda solo ai governi di stampo occidentale.
Sono note, inoltre, le posizioni sfrontate dello stato italiano che ha deliberatamente deciso di ignorare la sentenza di condanna per crimini contro l’umanità e crimini di guerra emessa della Corte Penale Internazionale, garantendo a Netanyahu l'impunità sul territorio italiano. In generale l’indirizzo politico del governo italiano è sempre stato quello di foraggiare la guerra nel Levante e in tutto il mondo, attraverso l’invio di armi e la collaborazione accademica orientata alle tecnologie belliche."

"In questo contesto di guerra - proseguono gli studenti - il Politecnico rappresenta la punta di diamante, la sua centralità strategica si manifesta attraverso la stretta collaborazione con aziende come Leonardo che traggono spropositati guadagni grazie alle guerre che stanno insanguinando ogni angolo della terra. Contestiamo Tajani in quanto rappresentante di un governo che preferisce destinare miliardi alle armi piuttosto che investire nei servizi e nella formazione. La riforma Bernini, è un esempio di questa politica: aumenta la precarizzazione della ricerca e taglia notevolmente gli stipendi di lavoratori e lavoratrici universitarie."

Chiorino: "Delinquenti mascherati da studenti"

“Esprimo la mia più ferma e assoluta condanna nei confronti della vergognosa occupazione avvenuta oggi al Politecnico di Torino, in relazione all’arrivo previsto del ministro Antonio Tajani per l’inaugurazione dell’anno accademico. Questi delinquenti mascherati da studenti non solo si oppongono a una figura istituzionale che rappresenta il Governo italiano, ma minano anche il fondamentale diritto di tutti gli studenti - quelli veri - a partecipare a un dialogo civile e costruttivo con le istituzioni”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte, in seguito all’occupazione del Politecnico.

“La libertà di espressione, benché sempre rispettabile, non potrà mai - e sottolineo mai - giustificare azioni che interferiscono con il normale svolgimento delle attività universitarie, né tantomeno incitare a comportamenti violenti o estremistici. Non ci faremo intimorire da chi vede nella protesta un pretesto per offendere e delegittimare l'autorità di un Ministro del Governo: non permetteremo che le derive politiche di qualche annoiato figlio di papà  violino i principi fondamentali di rispetto e dialogo” ha proseguito il vicepresidente.

“Le istituzioni e le università sono il luogo dove si costruiscono le basi di un futuro migliore e devono essere libere da ogni becera forma di violenza e di intolleranza espressa dai collettivi di sinistra. Solidarietà al Rettore Stefano Corgnati: è impensabile che debba dedicare tempo e togliere energie dalla normale attività del Politecnico per risolvere i danni causati da questi esagitati” ha concluso Chiorino.

Ambrogio (FdI): "Solito disco rotto"

“Credo che le università siano e debbano rimanere un luogo di confronto democratico e mai di odio. Quanto accaduto questa mattina al Politecnico di Torino, dove i collettivi pro Pal hanno cercato di impedire al Ministro Tajani di prendere parte all’inaugurazione dell’anno accademico, va esattamente in senso opposto. Ritengo doveroso esprimere ferma e totale condanna”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.

“A Torino – continua la Ambrogio – le scorribande di collettivi, anarchici e centri sociali sono all’ordine del giorno, una sorta di disco rotto che ha nell’inerzia del Comune un importante alleato: è nota, infatti, la posizione di Palazzo Civico che, invece di procedere allo sgombero immediato, è impegnato a legalizzare queste fucine di odio, tanto da causare fibrillazioni all’interno della stessa maggioranza che amministra la città”.

“Vorrei chiedere – chiude la Ambrogio – a quella manciata di manifestanti, cosa hanno provato ieri davanti alle bare dei piccoli Bibas, esposte da Hamas come trofei. Chi tifa Hamas e chi non capisce che, in senso più ampio, dentro quelle bare c’è il destino dell’Occidente, o fa finta di non vedere e di non capire, o è in malafede per cieca ideologia”. 

"Questo atto di puro vandalismo ha causato disagi enormi per i cittadini di Torino, con tram deviati e la presenza di camionette della polizia davanti all'Università, creando un clima di tensione e di disordine assolutamente ingiustificato. Non possiamo accettare che un gruppo di facinorosi, senza alcun rispetto per le leggi, blocchi il regolare svolgimento delle attività universitarie e interrompa la normalità della vita cittadina", hanno commentato gli esponenti della Lega Giovani Piemonte e Torino. "Siamo di fronte all’ennesimo tentativo dei collettivi di sinistra di seminare caos, sfruttando ogni occasione per imporre la propria ideologia con la violenza e la prevaricazione".

“Ormai il sindaco Lo Russo ha consegnato le chiavi della città agli eversivi, agli anarchici, ai collettivi studenteschi, a tutto quel coacervo di anarco insurrezionalisti ai cui voti la sua maggioranza non vuole proprio rinunciare. Il dispiegarsi di Forze dell’ordine, che ad ogni evento peró devono essere schierate a protezione di autorità, dovrebbe essere computato all’Amministrazione cittadina che con le sue scelte rende necessario un concentrato di risorse sottratte alla sicurezza delle periferie che tanto ne avrebbero bisogno", hanno affermato il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana rispettivamente segretario provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino.

"Troviamo un controsenso che il ministro Tajani ringrazi a mezzo stampa il Piemonte per aver accolto i bambini palestinesi malati oncologici, e al contempo la Giunta regionale bolli come "delinquenti" i collettivi studenteschi per avere appeso uno striscione che denuncia i rapporti economici con Leonardo, complice del genocidio perpetuato dal governo di Israele nei confronti del popolo palestinese", dichiarano invece gli esponenti di AVS, che prendono le distanze dal vicepremier Tajani. "Il pericolo è l'escalation di guerra e violenza, non gli studenti e le studentesse, che ci chiedono di aprire gli occhi sulle nostre complicità".

Associazione Schierarsi - Piemonte: "Dalla parte degli studenti"

"Riteniamo vergognose le parole pronunciate dalla Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino che ha insultato i ragazzi definendoli “delinquenti mascherati da studenti” e “annoiati figli di papà”. La Vicepresidente condanna le forme di protesta nei confronti di una figura rappresentativa del Governo italiano ma non ha nulla da dire sul massacro della popolazione civile palestinese che si è consumato in quest’ ultimo anno e mezzo a Gaza? Contestare il ministro Tajani è forse un atto di lesa maestà? Alla Chiorino ricordiamo che la libertà di espressione e di manifestazione è un diritto fondamentale sancito dall’art. 21 della nostra Costituzione e che a non essere accettabile è il silenzio assordante di questo governo sui crimini contro l’umanità compiuti da Israele. Dichiarazioni indegne da parte di chi ha il compito di occuparsi del mondo universitario nella nostra regione che dimostrano totale mancanza di rispetto e ingiustificato disinteresse nei confronti delle richieste degli studenti. 

Schierarsi rinnova il suo impegno a sostegno della causa palestinese e invita il Governo e l’assessore Chiorino a esprimere una condanna esplicita, chiara e definitiva delle violenze perpetrate dallo Stato di Israele. 

 


Redazione

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