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Attualità | 18 febbraio 2025, 16:15

Cinquant’anni di Neruda a Pinerolo tra dialetto e pallavolo

Il Circolo di piazza Guglielmone ha superato le difficoltà del Covid e si è aperto anche alla scherma

Uno scatto di una vecchia edizione del ‘Misto è Bello’

Uno scatto di una vecchia edizione del ‘Misto è Bello’

Porta il nome di Pablo Neruda, poeta cileno che si è battuto per il suo popolo, ed è morto in circostanze dubbie, prima di un nuovo esilio. Il Circolo Pablo Neruda di piazza Guglielmone 1 a Pinerolo è nato nel 1974 come circolo Arci e l’anno seguente ha scelto di omaggiare la figura dello scrittore e politico sudamericano.

In questi 40 anni l’obiettivo è sempre stato favorire attività culturali, sportive e ricreative, senza fini di lucro, e nel corso degli anni ha rafforzato il suo ruolo come punto di riferimento per la comunità. Oggi conta oltre 300 soci e si articola in diverse sezioni, ciascuna con un responsabile che coordina le attività. Il Covid ha frenato alcune attività e altre si sono arenate. Ma il circolo è comunque riuscito a ripartire con slancio. “Dopo il Covid abbiamo avuto qualche problema tecnico e alcune attività artistiche e letterarie non sono ripartite, ma il Circolo ha dato spazio a nuove realtà, come l’associazione di scherma, che ora si allena nella sala precedentemente utilizzata per le attività culturali e artistiche – spiega la presidente Patrizia Barillari, che guida l’associazione dal 2012 -. La voglia di creare e di incontrarsi non è mai venuta meno, e le nostre iniziative continuano a dare frutti”.

Uno dei pilastri della associazione è la sezione sportiva, affiliata all’Uisp, che nasce nei primi anni ‘90, comprendendo le squadre di pallavolo maschile e femminile. Salvatore Tassone, responsabile della pallavolo, racconta con orgoglio la nascita e l’evoluzione del torneo ‘Misto è Bello’: “Questo torneo, che quest’anno è alla sua 36° edizione, inizia come una competizione amichevole tra le squadre locali, cresce poi rapidamente negli anni arrivando nel 1993, a coinvolgere ben 69 squadre suddivise per categorie. La pallavolo è aggregativa, quindi è stato facile crescere e farsi amare” commenta Tassone, sottolineando come il torneo, con il passare degli anni, abbia preso piede non solo a livello locale, ma anche su scala regionale, con squadre provenienti da tutto il Piemonte.

 “Il nome ‘Misto è Bello’ fonda le sue radici nel fatto che, durante una partita mista tra uomini e donne, ci accorgemmo che con le squadre miste il divertimento raddoppiava”, chiarisce Tassone.

Non meno importante è la sezione teatrale, che ha una lunga tradizione. Da 45 anni il Circolo promuove il teatro dialettale, portato in scena dal ‘Piccolo Varietà di Pinerolo’ di cui Luigi Oddoero è autore, regista e tuttora responsabile.

Oddoero, referente della sezione, racconta con passione il successo che il teatro ha riscosso nel tempo: “Le compagnie partecipano a una rassegna organizzata da noi, che coinvolge gruppi e pubblico da tutta la regione, e ogni anno il Circolo assegna un premio alla compagnia più votata dagli spettatori. Dare centralità al pubblico per noi è fondamentale”.

Per lui il teatro dialettale non è solo una forma di intrattenimento: “Ma un modo per mantenere vive le tradizioni linguistiche e culturali del Piemonte - continua il referente - Covid a parte, solo un anno ci ha messo in difficoltà, quando nel 1983, ci fu l’incendio del cinema Statuto a Torino, durante la proiezione del film ‘La Capra’. Vista la tragedia e il numero di vittime, furono inasprite le norme di sicurezza e molti locali non furono più immediatamente fruibili perché necessitavano di manutenzione. Tra questi, anche il locale che usavamo all’epoca per le prove”, conclude.

Martina De Mieri

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