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Sanità | 18 febbraio 2025, 11:29

Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, all’Istituto di Candiolo IRCCS una nuova TAC Spettrale

Parte di un importante piano di ammodernamento del parco tecnologico che proseguirà nel 2025 e che prevede investimenti per oltre 25 milioni di euro

Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, all’Istituto di Candiolo IRCCS una nuova TAC Spettrale

Curare sempre più persone e farlo sempre meglio: un obiettivo chiaro che da sempre ha contraddistinto la missione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, e che mai come oggi trova riscontro negli investimenti fatti negli ultimi anni e nei piani futuri.

In quest’ottica, lunedì 17 febbraio, all’Istituto di Candiolo - IRCCS è entrata in funzione la nuova TAC Spettrale (Spectral CT), che sostituirà la precedente TAC, grazie ad un investimento della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di circa 2 milioni e mezzo di euro. 

La Spectral CT utilizza un approccio innovativo basato sulla doppia energia spettrale, che consente di analizzare i tessuti in modo dettagliato e di ottenere informazioni che vanno oltre quelle offerte dalle TAC tradizionali. Infatti, questo macchinario cattura informazioni spettrali che permettono di visualizzare dettagli come la densità dei tessuti, la composizione chimica e le microvariazioni nelle strutture biologiche. Allo stesso modo, in oncologia polmonare, questa tecnologia può aiutare a identificare con maggiore accuratezza un tumore maligno grazie alla maggiore capacità di identificare la captazione del mezzo di contrasto attraverso il microcircolo tumorale.

La Spectral CT apporta numerosi benefici che la rendono uno strumento indispensabile nella diagnosi oncologica: rilevazione precoce dei tumori, questa tecnologia è infatti  in grado di identificare tumori in fase iniziale aumentando le possibilità di intervento tempestivo e di successo, caratterizzazione precisa del tumore, fornendo informazioni sulla natura e sulla composizione dei tumori e supportando i medici nella scelta delle terapie più appropriate, riduzione della dose di radiazioni, personalizzazione dei trattamenti, le informazioni avanzate offerte da questa tecnologia permettono infatti di adattare le cure alle specifiche esigenze di ciascun paziente migliorando l’efficacia delle terapie, riduzione del tempo diagnostico, aumento della accuratezza diagnostica attraverso biopsie mirate e possibilità di trattamenti tumorali mini-invasivi.

La nuova TAC potrà lavorare inoltre insieme ad un nuovo angiografo digitale, che entrerà in funzione nei prossimi mesi, del valore di circa 2 milioni di euro, rendendo Candiolo uno dei quattro centri in Europa ad avere entrambe queste tecnologie, con le quali sviluppare progetti che puntino all’esecuzione di procedure angiografiche svolte avvalendosi di immagini spettrali.

“Vogliamo dotare i nostri medici e i nostri ricercatori delle migliori strumentazioni disponibili sul mercato, fornendo così diagnosi più veloci e cure sempre più efficaci. Noi non ci fermiamo, continuiamo nella nostra missione. Lo dobbiamo a chi ha sempre creduto in noi e quotidianamente ci sostiene. Lo dobbiamo a questa fantastica comunità”, ha dichiarato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione per la Ricerca sul Cancro.

La TAC fa parte di un importante piano di ammodernamento del parco tecnologico dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, per mantenerne l’eccellenza nelle diagnosi e nelle cure che da sempre l’hanno reso un punto di riferimento a livello internazionale.

Più di 25 milioni gli euro destinati, nel triennio 2023-2025, dalla Fondazione

Piemontese per la Ricerca sul Cancro per l’acquisto di nuove e importanti tecnologie per i reparti di Radiologia, Radioterapia e Medicina Nucleare dell’Istituto di Candiolo- IRCCS, grazie al sostegno dei donatori, aziende, enti e istituzioni.

Investimenti significativi che fanno seguito agli importanti interventi realizzati nel 2023 e nel 2024: sono infatti state installate e sono operative due Tomotherapy di nuova generazione, per trattamenti più mirati, efficaci e meno impattanti, del valore di circa 3 milioni e mezzo l’una, è stata implementata la strumentazione del blocco operatorio, che ha visto l’entrata in funzione di un robot chirurgico Da Vinci Xì e di un robot Da Vinci Single Port (investimento complessivo di circa 4 milioni e mezzo di euro) con il quale proprio a Candiolo è stato effettuato il primo intervento in Europa su un tumore alla mammella, ed è stata aggiornata la Risonanza Magnetica, con la possibilità di un esame più completo (whole body), una migliore qualità delle immagini con un software di intelligenza artificiale a supporto, con un aumento del confort per il paziente grazie a una migliore postazione e un esame più rapido.

Prosegue, nel frattempo, l’importante piano di sviluppo “Cantiere Candiolo”, che tra i vari interventi ha visto nascere Oncolab – 3.000 metri quadrati di laboratori a disposizione dei ricercatori dell’Istituto – e che presto metterà a disposizione della comunità medico-scientifica ulteriori 3.000 metri quadrati dedicati alla nuova Biobanca, uno spazio dove verranno conservati campioni biologici, e informazioni ad essi collegate, dei pazienti oncologici, per diagnosi e terapie sempre più precise e personalizzate.

“Vogliamo dotare i nostri medici e i nostri ricercatori delle migliori strumentazioni disponibili sul mercato, fornendo così diagnosi più veloci e cure sempre più efficaci. Noi non ci fermiamo, continuiamo nella nostra missione. Lo dobbiamo a chi ha sempre creduto in noi e quotidianamente ci sostiene. Lo dobbiamo a questa fantastica comunità”, ha dichiarato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione per la Ricerca sul Cancro.

comunicato stampa

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