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Economia e lavoro | 18 febbraio 2025, 12:12

Un miliardo in quattro anni: ecco il nuovo Piano della Compagnia di San Paolo per Torino e il Nord Ovest

Presentato il documento programmatico fino al 2028. Gilli: “Vogliamo contrastare disuguaglianze e povertà”

Un miliardo in quattro anni: ecco il nuovo Piano della Compagnia di San Paolo per Torino e il Nord Ovest

Un miliardo da qui al 2028. Sono le risorse che intende mettere sul tavolo la Compagnia di San Paolo con il suo nuovo Piano Strategico. Una cifra che, solo per il 2025, destina 250 milioni tra erogazioni, progetti a impatto e contributi di varia natura. E che prevede la stessa cifra anche per gli anni a seguire.

Evento alla Nuvola

La presentazione ufficiale si è tenuta questa mattina presso la Nuvola Lavazza. Anche a fronte di un valore di mercato del portafoglio di attività finanziarie che sfiora gli 11 miliardi (grazie alle performance della Banca Intesa Sanpaolo, ma non solo), le priorità del piano riguardano il contrasto alle forme di povertà, la riduzione delle disuguaglianze tra persone e comunità e la promozione di uno sviluppo che sia sostenibile. 

“L’Europa non è più il centro del mondo - dice il presidente della Compagnia di San Paolo, Marco Gilli -, ma deve proseguire a essere custode di valori e non diventare marginale, superando modelli di governo inefficaci e parcellizzazioni”.

Un miliardo nel dettaglio

Più nel dettaglio, questo miliardo è composto da 700 milioni per il cambiamento sistemico e progetti di impatto, mentre altro 160 milioni saranno destinati all’attività filantropica e progetti di intervento diretto (come la riqualificazione della Cavallerizza) e 140 milioni per fondi nazionali e filantropici. “Non possiamo far crescere il territorio senza far crescere il Paese, confrontandoci però con il contesto internazionale”.

Tra i progetti a impatto, sono ormai conclusi quelli del Moi e dell’ospedale Regina Margherita, mentre sono in corso quelli legati alla Cavallerizza Reale o alla Città dell’educazione. “I laureati sono ancora troppi pochi e dobbiamo riuscire a valorizzare i talenti di tutti, non solo dei migliori”, dice Gilli.

Torino, Genova e il Nord Ovest

“Torino e la città metropolitana, ma anche Genova è un po’ tutto il nord ovest sono il nostro territorio di riferimento- dice Alberto Anfossi, segretario generale della Compagnia -, ma non ci tiriamo indietro da possibili collaborazioni con altre fondazioni”. 

I rapporti con il Pnrr

La scadenza cronologica, poi, intreccia il quadriennio del Piano con la scadenza (2026) dei progetti Pnrr. “Anche per questo osserviamo quei cantieri che potrebbero non chiudere in tempo, oppure quelle realtà che adesso cercano un modello di gestione che sia sostenibile”, aggiunge Anfossi. “Vogliamo essere flessibili, cercando di investire sempre più nelle opportunità invece di dover fare fronte alle emergenze”.

“Vogliamo apprendere dalle iniziative che portiamo avanti - aggiunge Gilli -, imparando anche quali dati esaminare e valutare i progetti”.

“Due i fattori chiave che ci stanno a cuore, tra i 12 fattori chiave che vogliamo seguire: riattivare l’ascensore sociale e il welfare del futuro - aggiunge Anfossi -. L’invecchiamento della popolazione e la vita che si allunga diventano componenti sempre più sfidanti”.

Massimiliano Sciullo

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