Sanità, ma pure ricerca sulle tecnologie del futuro, a coincidere dall‘intelligenza artificiale. Ecco le due priorità più nuove per la Compagnia di San Paolo, per il prossimo quadriennio e non solo. La conferma arriva anche dalle parole dei suoi vertici, a margine della Giornata che ha presentato il Piano 2025-2028.
Intelligenza artificiale, ex Moi e Regina Margherita
La strategia è definita, al di là dei valori assoluti degli investimenti. “Quello che investiamo in AI4Industry è la cifra che Google forse investe in un giorno, ma vogliamo valorizzare i nostri talenti e attrarre capitali dell’estero e non solo”, dice Marco Gilli, presidente della Compagnia di San Paolo.
Poi c’è il tema Sanità, abbinato anche alla riqualificazione urbana. “Per le arcate del Moi vogliamo creare spazi interdipartimentali in cui si incontrino ricercatori e medici”, aggiunge Gilli, che spiega anche come “sulla sanità il budget piemontese è di circa 10 miliardi e noi cerchiamo, nel nostro piccolo, di inserirci in quel che vorrà proporre l’assessorato regionale. È chiaro che abbiamo nel Regina Margherita una chiara reputazione internazionale, ma non siamo noi a prender la decisione: seguiremo l’indicazione della Regione. Ma assicuriamo il nostro impegno nell’investimento per la Sanità”.
Tre filiere principali
“Rigenerazione urbana, impatto sociale e deep tech sono le tre filiere che andremo a reintegrare se sarà necessario - aggiunge Alberto Anfossi, segretario generale della Compagnia - ma anche attrazione di investimenti internazionali per uno sviluppo sostenibile”.
Messina: “Rapporto stretto con territorio unico”
“Il rapporto tra la banca e le fondazioni azioniste per noi è strategico. Ma anche dal punto di vista affettivo sono molto legato a questa città. Siamo molto orientati al sociale e all’eliminazione delle disuguaglianze. I legami valoriali sono ancora più forti di quelle azionarie”, dice Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo. “La concordia anche istituzionale che c’è sul territorio torinese e piemontese aiuta a mettere lo sviluppo e il benessere davanti alle divisioni di visione politica”.
Il destino di Intesa Sanpaolo
Proprio sul fronte Intesa Sanpaolo, si scaldano i motori per la decisione sul management e. Entro fine mese dovrebbe arrivare la risposta della Bce per il Patto che dovrà scrivere il futuro proprio della banca. Quella di Compagna sarà una delle voci più ascoltate (e da quest’anno, anche la Fondazione CR Cuneo). “Non ci sono ancora interlocuzioni - sottolineano Gilli e Anfossi - perché attendiamo la risposta. Contiamo che marzo possa essere il mese giusto”.
Continuità o no?
“Intesa ha superato gli 80 miliardi di capitalizzazione, è tra le prime se non la prima a livello europeo e possiamo godere sempre di dividendi importanti - prosegue Gilli - Anche se non è essenziale per l’attività della Compagnia, è un partner fondamentale e noi ne siamo soddisfatti. Ma le interlocuzioni devono ancora iniziare”.
Il futuro di Acri
Per quanto riguarda Acri, invece, Gilli conferma la stima per il presidente uscente Azzone: “Da rettore del Politecnico di Milano siamo andati molto d’accordo quando io ero alla guida del Politecnico di Torino. C’è sempre stata stima, ma mi pare che il sostegno ad Azzone sia unanime e omogenea, non solo da parte nostra”.