Otto ore di sciopero anche per le fabbriche metalmeccaniche eporediesi e Canavesane: è successo nella giornata di oggi, alla luce della mobilitazione che ormai da settimane stanno portando avanti i sindacati metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm per la trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro di categoria.
Trattativa che in realtà è al momento chiusa, per l'abbandono del tavolo da parte della rappresentanza datoriale. Per accompagnare questa protesta, si è anche tenuto un presidio a partire dalle 10 di mattina sotto la sede dell’Unione Industriale di Ivrea, proprio per "manifestare il dissenso delle lavoratrici e dei lavoratori sulle posizioni oltranziste degli industriali".
“E' stato un grande momento di lotta per riconquistare il contratto nazionale. Le lavoratrici e i lavoratori, con la loro adesione massiccia agli scioperi, stanno urlando a gran voce che vogliono subito il loro contratto - Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. La Federmeccanica fa orecchie da mercante, fa finta di non sentire e vedere cosa sta succedendo dentro le sue fabbriche, ma saranno costretti a rivedere le loro posizioni estremiste perché le lavoratrici e i lavoratori andranno avanti con gli scioperi, intensificando la quantità articolandoli azienda per azienda in modo tale da far perdere il più possibile alle imprese produzione e fatturato”.