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Cronaca | 18 febbraio 2025, 15:00

Nel 2025 un milione di euro agli antiabortisti, a Torino nuove proteste contro "Vita Nascente"

Presidio davanti a Palazzo Lascaris: "Marrone fa propaganda sulle difficoltà di vita delle donne"

Nel 2025 un milione di euro agli antiabortisti, a Torino nuove proteste contro "Vita Nascente"

"Con i provita la donna è punita". Questo pomeriggio nuova protesta di "Non Una Di Meno Torino" e "Rete +194 Voci" davanti a Palazzo Lascaris per ribadire il no al Fondo Vita Nascente voluto dall'assessore regionale Maurizio Marrone. Nel 2025 la Regione ha deciso di stanziare un milione di euro a sostegno delle associazioni antiaborto.

"Spreco di soldi dati a pioggia"

"Uno spreco di soldi dati a pioggia", commentano le manifestanti che tornano a parlare di "elemosina attuata con i fondi pubblici". "Si paga l'affitto di qualche mese, - hanno spiegato ai microfoni - ma non si attivano progetti per l'assegnazione di una casa popolare. Si paga qualche ora di baby sitter, ma non si riducono le rette degli asili nido"

"Mentre i servizi sociali -continuano- vengono sempre più definanziati e svuotati, Marrone fa propaganda sulle difficoltà di vita delle donne e delle persone con utero. Ancora una volta alla Regione non interessa che venga difeso il diritto alla salute delle donne, ma soltanto per partoriscano "figli per la nazione".

Le proposte

Accanto alle critiche le manifestanti hanno fatto anche delle proposte. Con due milioni e 340mila messi sul Fondo Vita Nascente potrebbero essere finanziati 210 posti in asili nido per un anno oppure l'assunzione per un anno di 66 ostetriche/33 ginecologhe, oltre ad educazione sessuo-affettiva nelle scuole. 

Una protesta che il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Davide Zappalà definisce "strumentale". Da qui la decisione della maggioranza di non incontrare le manifestanti. "Giusto non audire chi, a parole, si definisce femminista ma, nei fatti, discrimina, aggredisce e dimostra di avere poche idee e molto confuse sulla tutela delle donne” conclude il meloniano.

Csx all'attacco

Parole a cui replicano le consigliere di AVS Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro: "Questa destra ha un problema con la democrazia: è grave rifiutare il confronto con chi manifesta pacificamente e delegittimare un intero movimento appigliandosi a episodi isolati".

"Inaccettabili gli argomenti usati per negare l'audizione richiesta dalle manifestanti che hanno aderito al presidio indetto dalla Rete +194 e NUDM, contro il finanziamento al fondo “Vita Nascente” e contro la Stanza dell’Ascolto all’ospedale Sant’Anna di Torino", attaccano anche sindacati e manifestanti. "Ancona una volta, il Presidente del Consiglio Regionale nega la possibilità di confronto e di intervento, con motivi pretestuosi, alle donne che da mesi si mobilitano perché il diritto all'aborto libero e sicuro sia garantito".

"Noi non ci "ravvediamo" e non ci dobbiamo meritare il confronto democratico. Continueremo la lotta fino a quando la stanza dell'ascolto non sarà chiusa, le risorse del fondo “Vita Nascente” non saranno tolte alle associazioni anti-abortiste e non saranno destinate per finalità pubbliche per garantire l'accesso alla salute, il potenziamento dei Consultori", hanno fatto sapere le manifestanti.

Vanno all'attacco del centrodestra anche le esponenti del Pd Nadia Conticelli, Gianna Pentenero e Simona Paonessa, che definiscono il bilancio previsionale in approvazione "nemico delle donne". "Ridotti i fondi - aggiungono le dem - per la tutela legale delle donne vittime di violenza, zero investimenti regionali per l’applicazione delle leggi regionali sui disturbi alimentari e sulla parità retributiva, nessun progetto per l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole o sulla mediazione culturale".

"Fin dal 2022, dalla notizia dei primi stanziamenti, il Movimento 5 Stelle si è opposto in ogni modo a questa misura. Una misura che mina il diritto di libera scelta delle donne e le conquiste civili e sociali della legge 194, peraltro con rendicontazioni fumose da parte delle associazioni che ricevono i fondi regionali. Un tema sul quale, nelle ultime ore, pare che anche alcune forze di maggioranza stiano aprendo gli occhi", ha dichiarato la capogruppo del M5S Sarah Disabato.  "Inconcepibile, inoltre, la scelta del presidente Nicco di non audire le realtà che hanno organizzato il presidio. La posizione del Movimento 5 Stelle è chiara: il fondo Vita Nascente va abolito. Sostenere la propaganda anti-abortista è un errore imperdonabile".

Cinzia Gatti

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