Se l'ipotesi di una cessione del Toro alla Red Bull o a qualche fondo straniero sembra aver perso di consistenza nelle ultime settimane, si avvicina invece uno snodo fondamentale per il futuro della società granata: scadrà alla fine del mese di giugno la concessione per lo Stadio Olimpico Grande Torino, dove i granata giocano le loro partite casalinghe.
Il superamento delle ipoteche
Una volta terminato il periodo di affitto, si pone il tema della futura destinazione del complesso sportivo. Proprio in questa direzione guarda la delibera approvata questa mattina, su proposta del Sindaco Stefano Lo Russo e dell’assessore allo Sport Mimmo Carretta, dalla Giunta comunale. Un atto di indirizzo che si pone come obiettivo la valorizzazione delle potenzialità dello Stadio.
Sul bene, di proprietà della Città, grava infatti un’ipoteca economica ventennale, anch’essa in scadenza nel 2025. Il sindaco Lo Russo nelle scorse settimane ha rivolto istanza formale di non rinnovo dell'iscrizione ipotecaria all’Agenzia delle Entrate. In attesa di conoscerne l’esito, la Città dà avvio ad una procedura di evidenza pubblica di consultazioni preliminari del mercato, come previsto dalle indicazioni perentorie dell’Anac in materia di assegnazione degli stadi calcistici.
Un 'assist' per un acquisto da parte del Toro
L’auspicio dell’amministrazione è che le ipoteche non vengano rinnovate, per poter avviare un percorso che garantisca il miglior risultato sul futuro utilizzo dell’impianto lasciando aperto per la Città il maggior numero di opzioni possibili. Qualora infatti l'Agenzia delle Entrate accogliesse la richiesta del Sindaco, per il futuro dello Stadio potranno profilarsi nuovi scenari rispetto alla sola concessione di lungo periodo come ad esempio l’alienazione del diritto di superficie o l'eventuale accoglimento di una proposta di partenariato pubblico privato ai sensi del vigente codice dei contratti pubblici.
Ma in questo modo si fornirebbe anche un assist senza precedenti al Torino FC per procedere all'acquisto o per trovare una nuova formula di utilizzo dell'impianto. Senza contare che un Olimpico senza più ipoteche diventerebbe anche un asset che aumenterebbe il valore della società stessa, dettaglio fondamentale nel caso si tornasse a parlare di un cambio di proprietà.
Affitto possibile solo per altri 18 mesi
Secondo quanto approvato, visti l’eccezionalità della situazione e l’interesse pubblico a non interrompere l’attività che lo Stadio Olimpico attualmente ospita, la Città potrà concederne l’utilizzo al concessionario alle condizioni già previste dalla concessione in scadenza, per un periodo fino a 18 mesi.
“L’interesse dell’amministrazione – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è quello del superamento delle ipoteche che bloccano di fatto ogni ipotesi di valorizzazione e investimento di lungo periodo. In attesa di sviluppi e visto l’approssimarsi della scadenza della concessione abbiamo tracciato un percorso amministrativo che consente di poter ragionare in modo positivo per il futuro".
Il progetto della Cittadella granata
"Stiamo lavorando per poter dare corso a quella che, nel nostro programma, è il progetto della Cittadella del Torino - ha aggiunto il primo cittadino - iniziata sbloccando l’iter della riqualificazione del Centro Sportivo Robaldo che era fermo da tanti anni e che procede secondo il cronoprogramma stabilito verso il prossimo 4 maggio, anniversario della tragedia del Grande Torino, in cui verrà inaugurato. Lo Stadio Olimpico è il cuore di questo nostro grande progetto e il passo di oggi va nella direzione di poterlo realizzare”.
Dopo questa mossa della Giunta comunale, ora la palla passa nella metà campo del Toro. Per capire quali saranno le intenzioni e le prossime mosse del patron Urbano Cairo.