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Attualità | 18 febbraio 2025, 11:39

Con mollica o senza? 43 minuti di fila per riuscire ad assaggiare il più social dei panini

Una lunga fila di post-millennial, alcuni effervescenti come è giusto che sia e altri curiosamente impegnati a fare i conti in tasca a Donato De Caprio. Con un paziente obiettivo: essere protagonisti del fenomeno gastrosocial più iconico del momento

Con mollica o senza? 43 minuti di fila per riuscire ad assaggiare il più social dei panini

Di ritorno da una conferenza stampa conclusasi con un bicchier di vino, senza però il panino che mi avrebbe garantito la felicità, decido di concedermi una pausa pranzo non proprio nelle mie corde. E che tuttavia, per i post-millennial di città e dintorni, in questi ultimi giorni sembra essersi trasformata in un rito da compiere inesorabilmente, sopportandone il freddo e la lunga attesa non solo senza battere ciglio, ma anche con aria divertita. Eccomi dunque in coda per assaggiare uno dei panini di “Con Mollica o senza?”. Quelli che hanno saputo trasformare Donato De Caprio da garzone di una salumeria napoletana in titolare di una catena di locali che, dopo Milano e Roma, proprio il giorno di san Valentino è sbarcata anche nel pieno centro di Torino. Una performance resa possibile, con la complicità di Tik Tok, dai video virali nei quali il più social dei salumieri d’Italia si riprendeva mentre preparava i suoi diversi panini.

Mettersi in coda con una certezza: l’attesa sarà lunga!

Fortunatamente le code, che nei primi giorni di apertura hanno affollato via Rattazzi spingendosi fino alla contigua via Mazzini, si sono significativamente attutite. Nulla a che vedere con i serpentoni documentati da media e social nei giorni scorsi. In ogni caso, la coda cui sono costretto non è da poco: durerà ben 43 minuti! Quanto basta, per un boomer come me, a capire che i post-millennial da cui sono circondato si stanno domandando che cosa ci faccia lì. Ma anche a sentirsi avvolto da un divertente clima da gita scolastica nella quale ci sono studenti che chiacchierano amabilmente degli affari loro ed altri che, già più sgamati, fanno conti dettagliatissimi su quanto può guadagnare al giorno Donato De Caprio, mettendo in relazione il numero dei dipendenti coi panini che ciascuno di essi riesce a fare in un’ora. Ed è così che, tra uno sguardo al telefonino per documentarmi meglio sul fenomeno social che sto vivendo e il suo reale dipanarsi più veloce del previsto, arrivo alla cassa, posta immediatamente prima del bancone dietro al quale quattro persone, capitanate dallo stesso De Caprio, preparano accuratamente i panini. Davanti a loro ragazzi estasiati, muovendosi a fatica in uno spazio forse un po’ troppo stretto, fotografano e filmano ogni dettaglio. Informazione di servizio: si paga con carte o cash. Niente Satispay, nonostante questa forma di pagamento a Torino sia ormai diffusissima.

"Donato", il panino che abbiamo provato per voi

Se lo sguardo dei post-millennial faceva sentire fuori posto me, per lo meno di primo acchito quello dello staff del locale tradisce un certo imbarazzo nel trovarsi di fronte un cliente fuori target: il linguaggio informale e confidenziale usato con chi mi stava vicino cede immediatamente il posto ad un “Buongiorno signore, con mollica o senza?”. Così, dopo aver deciso alla cassa che avrei preso il panino “Donato” (Se De Caprio gli ha dato il suo nome una ragione ci sarà!), seguo con attenzione la preparazione del mio panino… senza mollica: eseguita con cura e con movimenti precisi, anche se evidentemente standardizzati. Gli stessi che vedono il mio agognato panino prima avvolto in una carta da salumiere e poi riposto in un sacchetto brandizzato che mi viene consegnato con un sorridente saluto. Ricambio e, una volta uscito, mi avvio verso casa. Voglio proprio gustarmelo questo panino che mi è costato 10€ e 45 minuti di coda, per di più con un dubbio: ma sarà davvero buono? Prima di addentarlo, stupito per la dimensione davvero consistente, lo apro un attimo. Gli ingredienti, oltre al pane, sono tre: fresca e intensa la burrata, intrigante la salsa al pistacchio, non del tutto convincente il crudo, che forse mi aspettavo più stagionato. A dover essere valutato però non è un piatto di crudo, ma un panino. E nel panino, croccante il giusto e ben amalgamato nel suo insieme, anche il crudo funziona. La iconicità social non ne ha compromesso la qualità di fondo. Panino promosso! E, se non volete fare la fila, è previsto il servizio delivery.

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CON MOLLICA O SENZA?
Indirizzo: Via Urbano Rattazzi 1I – Torino
Web: www.conmollicaosenzashop.it
Prezzi: 10€
Ultima visita: febbraio 2024
Sensazioni al volo: Locale davvero un po’ stretto, servizio simpatico, panino al di là delle aspettative. Qualità di fondo e quantità valgono il prezzo

Piergiuseppe Bernardi

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