È tempo di bilancio in Regione Piemonte e il Movimento 5 Stelle presenta una lunga serie di emendamenti e ordini del giorno con le proprie proposte sui temi chiave, dalla sanità ai trasporti passando per l'ambiente e i servizi sociali. La critica principale alla Giunta Cirio è sui tagli previsti in alcuni punti e l’assenza di chiarezza sull'utilizzo dei fondi europei a disposizione, sui quali i consiglieri del Movimento intendono dare battaglia in aula. La presidente in Consiglio regionale Sarah Disabato ha intanto rivendicato alcune proposte del suo gruppo che la giunta ha fatto proprie, come il fondo di sostegno al reddito dei cassintegrati, il ripristino delle risorse per il patrocinio legale gratuito alle donne vittime di violenza, il fondo per le attività economiche danneggiate dai cantieri della metro 1 e la riqualificazione della caserma di Novara.
"Manca un piano sociosanitario: governano alla giornata"
La maggior parte delle iniziative riguardano il tema più importante della Regione, la sanità, dove il Movimento chiede un'indagine conoscitiva sulla salute mentale, risorse per i malati cronici non autosufficienti, bonus per gli infermieri e l'inserimento formale dell'Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant'Anna all'interno del Parco della Salute. "La Giunta Cirio sta governando alla giornata - ha dichiarato Disabato - perché manca il piano sociosanitario. Tutte le misure si stanno mettendo in campo senza programmazione. Oggi abbiamo identificato delle priorità come il grande tema della salute mentale che si può portare avanti anche senza fondi: chiediamo un'indagine conoscitiva, a costo zero, per capire lo stato dell'arte. Il Piemonte su questo tema alloca il 2,7% delle risorse, siamo sotto la media nazionale del 3% quando l'obiettivo è del 5%, oltre a essere indietro anche per l'attuazione della legge sulla salute mentale. Chiediamo poi di aumentare le risorse per i malati cronici non autosufficienti: oggi più della metà dei posti sono scoperti e non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza, più di 15mila famiglie sono escluse".
Infermieri a rischio
Sul tema degli infermieri, la preoccupazione è che le misure messe in campo dalle altre Regioni del nord Italia attraggano i lavoratori piemontesi. "Il Piemonte rischia di venire cannibalizzato - ha avvertito Disabato -. Per questo chiediamo il bonus per il personale infermieristico, promesso dalla Giunta Cirio ma mai messo in campo. Infine sul Sant'Anna non c'è un atto formale che lo inserisca nel Parco della Salute ma solo le parole dell'assessore. Chiediamo quindi che il Sant'Anna sia formalmente inserito nel Parco e che soprattutto non sia scorporato dal punto di vista amministrativo".
Vita nascente nel mirino
Nell'ambito dei servizi sociali la prima richiesta del Movimento è l'abolizione del discusso fondo “Vita Nascente”, chiedendo lo spostamento delle risorse sui consultori pubblici. L'accusa, oltre che di ordine morale sul principio di scelta delle donne, riguarda le rendicontazioni dei fondi regionali ricevuti dalle associazioni, definite dall'opposizione poco trasparenti. L'annuncio di questa mattina da parte del gruppo della Lega della proposta di istituire un Ente di gestione, controllo e monitoraggio dei fondi relativi al comparto sociale, è secondo il Movimento 5 Stelle una prova di ammissione della necessità di controllare meglio l'utilizzo dei fondi destinati ai servizi sociali.
Salvare il Csi
Uno dei tagli più criticati dal M5S è quello relativo al Consorzio per Il Sistema Informativo (CSI), pari a 8 milioni di euro. "Forse non ci rendiamo conto di quanto sia importante questo servizio - ha commentato il consigliere Alberto Unia -. Ogni volta che prenotiamo un esame o facciamo un cambio di residenza si utilizza il CSI Piemonte, tagliarlo significa andare incontro a disservizi quasi sicuri. Si sta parlando anche di esternalizzare qualcuno di questi servizi, grave quando parliamo dei dati sensibili dei cittadini".
Attenzione alla qualità dell'acqua potabile
Sull'ambiente, tre sono le principali proposte del Movimento 5 Stelle. La prima riguarda lo studio delle acque potabili e della presenza di PFAS, in seguito ai dati emersi dal monitoraggio compiuto dalla Regione nel comune di Spinetta Marengo in provincia di Alessandria, nelle vicinanze del polo chimico che produce questi composti, nocivi se presenti in grandi quantità. La seconda proposta è sullo snellimento delle procedure per effettuare bonifiche, mentre la terza riguarda un sostegno economico da dare ai comuni che sono stati definiti idonei ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi dal Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari), per non lasciare soli i territori in questo percorso, sul quale il Movimento si è comunque definito contrario. "Siamo arrivati all'individuazione di 51 siti per la costruzione del deposito di scorie nucleari nazionali - ha spiegato il consigliere Pasquale Coluccio -. Il Piemonte è interessato da 7 siti di cui 5 nella provincia di Alessandria e la linea dei 5 Stelle è di contrarietà al tema. Per i comuni candidati a essere deposito la preoccupazione principale è di essere lasciati da soli, abbiamo chiesto questo emendamento per garantire un fondo per non lasciare soli i Comuni".
Infine, sugli altri temi sono stati presentati emendamenti per migliorare il servizio ferroviario piemontese; aumentare le risorse e migliorare l'iter per gestire i beni confiscati alle mafie; sostenere la creazione di spazi dedicati alla produzione multimediale, come studi di registrazione per podcast, blog e coworking, ripristinare i fondi per le associazioni e gli enti culturali a seguito dei tagli nella legge di bilancio; istituire un voucher sport per gli under 35.