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Politica | 17 febbraio 2025, 17:50

Decreto Ponti, Città metropolitana crea una task force e coinvolge i Comuni per il monitoraggio

Il coordinamento è stato affidato al direttore generale Guido Mulè

persona in primo piano

Decreto Ponti: anche la Città metropolitana si attiva

La Città metropolitana di Torino ha creato un gruppo di lavoro interno, coordinato dal direttore generale Guido Mulè, per dare priorità massima agli atti necessari per concludere le progettazioni, aggiornando i finanziamenti, del nuovo ponte in sostituzione del ponte Preti a Strambinello e del ponte tra Castiglione e Settimo Torinese.

Lo precisa il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo, che precisa come anche la realizzazione del nuovo ponte di Borgo Revel ai confini con la Provincia di Vercelli possa rientrare nell’elenco delle opere da presentare al Governo per ottenere i finanziamenti, dal momento che l'intervento è in corso di affidamento da parte di SCR (incaricata per la realizzazione delle opere a seguito di Convenzione sottoscritta da Regione Piemonte, Città Metropolitana di Tornio, RFI e SCR stessa) avendo deciso a fine 2024 di finanziare in proprio insieme a Regione Piemonte questo grande progetto: “siamo intenzionati a recuperare i fondi da Roma anche per il ponte di Borgo Revel – aggiunge Suppo – per poter dirottare su altri interventi l’impegno economico già assunto”.

“E’ un grande sforzo progettuale ed amministrativo candidare i tre ponti nella graduatoria ministeriale in pochi giorni – aggiunge Suppo – ma siamo intenzionati a farcela e soprattutto a coinvolgere nel monitoraggio gli amministratori dei territori interessati. Mercoledì 19 illustreremo ai sindaci e ai portavoce delle zone omogenee interessate dai tre grandi progetti i prossimi passi delle nostre Direzioni Viabilità, Appalti, Monitoraggio opere pubbliche. Abbiamo bisogno della collaborazione dei territori perché si tratta di scelte e progetti importanti per la sicurezza”.

L’emendamento approvato in Parlamento al decreto milleproroghe consente lo spostamento della scadenza per la progettazione dei ponti al 31 dicembre 2025, ma il percorso per ottenere i finanziamenti nazionali non è facile, né scontato: l’emendamento approvato prevede che entro 15 giorni gli Enti trasmettano ai Ministeri manifestazioni d’interesse alla proroga dei termini di finanziamento assegnato con la documentazione che attesta lo stato di avanzamento degli interventi, il quadro economico aggiornato, il termine finale per l’aggiudicazione dei lavori.

Nel cosiddetto Decreto Ponti del 2019 erano 10 i ponti inseriti per il nostro territorio: “la Città metropolitana di Torino ne ha avviati ben 7 – precisa Suppo – dimostrando quindi importanti capacità di azione a vantaggio del territorio. Siamo grati alle forze politiche che in parlamento hanno portato la nostra voce e quella di tanti Comuni preoccupati”. 

Per quanto riguarda il Ponte di Borgo Revel, la strada è più semplice perché, come detto, sono già in atto le operazioni di aggiudicazione dei lavori; per il nuovo Ponte Preti, la Città metropolitana ha già concluso la fase di verifica del progetto di fattibilità, più articolato l’iter per il ponte di Castiglion e  Settimo Torinese.

“Per quanto riguarda il ponte di Carignano sul fiume Po – aggiunge Suppo – siamo consapevoli delle numerose problematiche avanzate tra l’altro sul consumo di suolo agricolo: i nostri tecnici sono al lavoro con l’Autorità per il bacino del Po ed AIPO per valutare di non arrivare ad un novo ponte, ma ad una manutenzione straordinaria di quello esistente: si tratta di una decisione che non dipende solo da noi, ma coinvolge numerosi attori nazionali”.

comunicato stampa

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