Attimi di terrore nel quartiere Regio Parco, dove questa notte, verso le ore 3.15, nei pressi di via Bologna 267, alcune automobili parcheggiate hanno preso fuoco.
Sono ancora da chiarire le dinamiche rispetto a quanto accaduto, ma non è escluso che possa trattarsi di un regolamento di conti o dell'ennesima guerriglia urbana tra Rom, che colpisce il quartiere da diversi giorni, come segnalano alcuni consiglieri della Circoscrizione 6.
Ad intervenire sul posto diversi mezzi autopompa dei vigili del fuoco che, al loro arrivo, hanno subito provato a domare l'incendio che aveva già coinvolto diversi mezzi. Le auto coinvolte dalle fiamme sono diverse: ci sono una vecchia Fiat Panda e un furgoncino, completamente carbonizzati dalle fiamme.
AGGIORNAMENTO ORE 14: Secondo quanto si apprende i mezzi bruciati invia Bologna sono 7. Sei auto e un furgoncino.
Secondo le prime ricostruzioni, già intorno alle 23.30 qualcuno aveva già provato a bruciare un furgoncino (forse lo stesso andato poi a fuoco) lanciando una bottiglia incendiaria.
"Sono numerosi gli episodi che hanno visto protagonisti i soliti individui che nel giro di due giorni hanno creato notevoli problemi di ordine pubblico. Si stanno affrontando come selvaggi – ha spiegato la capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6, Verangela Marino–. Il risultato è che mettono continuamente a repentaglio la vita dei tanti cittadini onesti, che risiedono all'interno del complesso ATC. Siamo al termine, questa situazione deve finire ora".
"Ormai la situazione è fuori controllo, mentre Lo Russo sta a guardare – ha dichiarato il vicecapogruppo comunale di Forza Italia, Domenico Garcea– A Torino Nord avvengono costantemente aggressioni in strada, speronamenti, auto incendiate e lotte fra clan rom che, indisturbati, stanno terrorizzando i residenti e famiglie. Adesso ci aspettiamo non il solito scarico di responsabilità su Prefetto e Questore da parte del Sindaco, bensì un piano di rilancio del territorio."
"Esprimo preoccupazione per i fatti accaduti nelle ultime notti nei pressi di alcuni complessi popolari nella zona nord di Torino - è il commento di Maurizio Pedrini, presidente Atc del Piemonte Centrale - La spirale di violenza a cui abbiamo assistito rappresenta un pericolo per la sicurezza dei residenti, che spesso sono nuclei fragili, da tutelare. Nei complessi Atc l’unica legge che deve valere è quella dello Stato, per questo terremo alta la guardia, proseguendo nella liberazione degli alloggi ancora occupati. Serve uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni per affrontare questi problemi ed evitare che a farne le spese sia proprio chi vive nei quartieri popolari".