Nel 2025 i commercianti torinesi potranno pagare la tassa rifiuti in sette rate, ben tre in più rispetto all'anno scorso. Dopo il via libera della giunta e della commissione, ora toccherà alla Sala Rossa approvare la delibera a firma dell'assessore al Bilancio Gabriella Nardelli.
Una misura che va incontro alle richieste della categoria. Da tempo gli esercenti chiedono di dilazionare ulteriormente i bollettini della TARI. Un problema sentito soprattutto dai ristoratori, che si trovano a fare i conti con delle bollette particolarmente elevate.
Nel 2024 il Comune poi aveva aumentato del 6.67% l'imposta, sia per le abitazioni private che negozianti. Da qui la richiesta di Confesercenti di avere un numero maggiore di rate.
Le scadenze
É così per il 2025 il Comune ha deciso di fissarne sette, di cui sei in acconto ed una a saldo. Le scadenze dell'anticipo saranno: 30 marzo, 30 aprile, 30 maggio, 30 giugno, 30 luglio, 30 settembre. Sarà possibile versare l’acconto in un’unica soluzione con scadenza 30 maggio. Il saldo scadrà invece il 16 dicembre.
Più rate per i privati
Aumentano però le rate anche per i privati, che passano da quattro a cinque nel 2025. In questo caso le scadenze per l'acconto saranno il 30 aprile, 30 maggio, 30 giugno, 30 luglio. Anche in questo caso il saldo per la tassa rifiuti è da versare entro il 16 dicembre. Un provvedimento, sottolinea il capogruppo del M5S Andrea Russi, che "arriva dopo l'aumento del 6.67%. Una mazzata che si somma agli altri rincari dei tributi già applicati dal Comune".
Sgravi per i cantieri
Come già accaduto per gli anni passati, sono confermati gli sgravi per i negozi colpiti da cantieri impattanti e di lunga durata. Nel 2025 ne potranno beneficiare le attività commerciali ed artigianali di Borgo Dora e della zona attorno al parco del Valentino.
Per quanto riguarda via Po, come ha chiarito in commissione Nardelli, stop alle agevolazioni per i commercianti sotto i portici dato che i lavori termineranno a marzo 2025 e la strada verrà riaperta totalmente al traffico. La legge prevede sgravi laddove il cantiere duri sei mesi o più.