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Al Direttore | 14 febbraio 2025, 10:39

Mino Giachino: "Torino deve difendere di più e meglio la sua industria"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera al direttore del già sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Mino Giachino: "Torino deve difendere di più e meglio la sua industria"

Caro Direttore,

Ti è piaciuto il Consiglio regionale aperto sulla crisi del settore che ha fatto grande Torino nel dopoguerra, il settore auto? A me non tanto. Perché mi aspettavo l’intervento delle nostre Banche che in questo periodo , con i grandi utili fatti nel 2024, dovrebbero essere più comprensive con le nostre aziende dell’indotto . Così mi sarei aspettato interventi ai massimi livelli degli Industriali e delle Università . Se la produzione industriale in Italia sta calando da due anni non è colpa della Meloni ma del calo della produzione delle auto e del fatturato delle nostre aziende dell’indotto penalizzate da Tavares a favore di aziende estere. In Spagna la produzione di auto cresce e crescono produzione industriale e PIL. Mi aspettavo l’intervento dei Dirigenti di enel, Iren , Italgas perché da noi il costo  della e’ molto più alto che in Francia , Germania e Spagna. Mi aspettavo l’intervento degli ultimi Sindaci di Torino, da quelli che non han detto nulla quando Fiat non ha più voluto fare il Salone dell’auto , quello vero . Nessuno che abbia fatto autocritica a partire dai partiti che sostenevano il governo giallorosso che lasciò fare , senza dire nulla, a John Elkan quando vendette a Peugeot. Nessuno che ha ricordato che il nostro maggiore costo della energia fu il risultato di quelli che votarono contro il Piano Nucleare firmato DonatCattin.

Qualche intervento interessante c’è stato , a partire da quello di ANFIA che ha ricordato a tutti che in Italia vi sono tutte le capacità di costruire ogni tipo di veicolo, dalle auto ai mezzi pesanti. E noi dovremmo rinunciare a un settore che ha così importanti ricadute sulla ricerca e sui servizi e che offre ai giovani neolaureati posti di lavoro interessanti nella nostra Città. Il settore auto vale più di un quarto del PIL piemontese se lo perdiamo diventiamo tutti più poveri . Così come la Motor VALLEY ha portato la economia emiliana al secondo posto in Italia mentre il Piemonte è al decimo posto su venti.

Così come non ho sentito nessuna autocritica da chi ha sostenuto la direttiva in Europa che ha tagliato le gambe al motore endotermico. Perché nessuno nega la necessità della transizione ma con juicio , cioè non sulla pelle di aziende e lavoratori. 

Nessuna autocritica da chi mise i bastoni tra le ruote di Marchionne.

Eppure il gran capo del San Paolo è andato a Milano all’evento della Fondazione Cariplo che ha ideato un progetto per recuperare una parte del milione di giovani che non studia e non lavora. Così come la grande azienda non  ha cercato di spiegare perché la FIAT nel 1989 era la prima per quota di mercato in Europa, producendo in Italia 1.900.000 auto poi a partire dagli anni novanta abbia iniziato a perdere colpi e posti di lavoro senza che nessuno facesse sciopero a difesa produzione. Ho detto produzione perché se c’è la produzione c’è anche il lavoro. Chiedere di difendere i posti di lavoro senza difendere la capacità competitiva  di produrre , alla lunga e perdente.

Ecco perché hanno fatto bene il Vice presidente degli industriali di investire nelle infrastrutture, a partire dalla TAV e il Terzo Valido , e di togliere dalla marginalità il nostro aeroporto. Se lo avessero intitolato a Cavour forse lo avrebbero sviluppato maggiormente. In conclusione Torino deve puntare a diventare la capitale della mobilità del futuro utilizzando le potenzialità del Centro per la IA che il governo Meloni ha assegnato a Torino.

Nessuna Città vive solo di Turismo , neanche Roma, e poi una Città bella come Torino se è anche interessante, per le sue Università e per le sue produzioni è molto meglio.


Mino GIACHINO

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