Sanità - 13 febbraio 2025, 10:26

Ospedale alla Pellerina? C'è chi continua a dire no: “Costruitelo all’Amedeo di Savoia”

Un'assemblea pubblica ribadisce la sua contrarietà alla nuova struttura: "Stop al consumo di suolo". E sabato verrà presentato un nuovo dossier

In 200 all'assemblea sul futuro del Maria Vittoria

Nel quartiere Parella continua a tenere banco il futuro del nuovo ospedale Maria Vittoria. Nel corso di un’assemblea pubblica, che si è tenuta ieri sera al Teatro della Provvidenza, comitati ed esperti relatori (moderatore, il consigliere della 4 Christian Citro) hanno espresso più di una perplessità sull’ubicazione scelta e approvata dalle istituzioni: il parco della Pellerina. Approvandone una, considerata migliore: l’Amedeo di Savoia, lungo corso Svizzera

Tutti i pro

Dopo il teso faccia a faccia di ottobre con Asl, Comune e Regione i comitati si sono riuniti per dire ancora una volta no all’ipotesi corso Appio Claudio. Abbracciando alcuni studi che vedono nell’area dove ora sorge il complesso ospedaliero Amedeo di Savoia - Birago di Vische - in corso Svizzera - un territorio più fertile per questa delicata operazione. “Non siamo contrari all’ospedale ma abbiamo un’alternativa - ha spiegato l’ingegner Lorenzo Buonomo -. Per poterlo costruire alla Pellerina bisogna fare una variante al piano regolatore. Mentre per l’Amedeo no. Poi ci sono da considerare altri fattori: il futuro delle giostre, la valutazione della classe acustica e una dotazione di infrastrutture a favore di quest’ultimo”.

Senza dimenticare un parametro che non è stato preso in considerazione: il consumo di suolo. “L’alternativa c’è e il consumo di suolo non va fatto. Ma nonostante le promesse fatte in campagna elettorale si va sempre nella direzione opposta” così l’architetto Giorgio Zimbaro del comitato “Salviamo la Pellerina”.

[Una protesta alla Pellerina]

Thyssen no

Scalzata l’ipotesi dell’ex Thyssen: una delibera passata in consiglio comunale prevede, infatti, di trasformare l’area un domani in un parco pubblico. Già, ma quando? Sono 17 anni che la città aspetta questo intervento. Il gruppo Arvedi che detiene la proprietà dell’area, attraverso l’acquisizione della Società Acciai Speciali Terni, dovrebbe avviare la bonifica che potrebbe necessitare di 6 anni di lavori. In tempi non sospetti la consigliera del Pd, Nadia Conticelli, aveva sollecitato le parti a procedere tempestivamente con l’avvio delle operazioni.

Progetto entro l’estate

Nel corso dell’ultimo incontro interlocutorio, a dicembre a Palazzo Lascaris, Comune e Regione hanno messo le basi per il futuro. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo ospedale in un'area di 60mila metri quadrati, precedentemente adibita a parcheggio per giostre, situata tra i corsi Lecce e Regina Margherita. Il nuovo “Maria Vittoria” sarà composto da 511 posti letto e occuperà una superficie totale di 76.500 metri quadrati distribuiti su più piani.

Una parte importante dell'incontro ha riguardato la conferma del vincolo della destinazione sanitaria per la storica sede di corso Tassoni angolo via Cibrario, e l'impegno a non estendere l'area ospedaliera oltre i confini dell'attuale terreno. Presenti, nell’occasione. il presidente della IV commissione Sanità Vincenzo Camarda con l’assessore comunale al Welfare Jacopo Rosatelli e il vicepresidente della commissione Sanità regionale, Daniele Valle.

Il dossier

La battaglia dei comitati, però, non si ferma qui. Sabato 15 febbraio, alle 12, presso Volere La Luna, via Trivero 16, verrà presentato il dossier "Nuovo Ospedale di Torino nel Parco della Pellerina. Perché qui?" redatto in collaborazione con  medici, tecnici del paesaggio, geologi, esperti di trasporto e viabilità. Il gruppo di lavoro, per chiarire la propria opposizione e evidenziare che il No al progetto non è solo ideologico, ha lavorato ad un dossier in cui vengono affrontati in maniera approfondita tutti gli aspetti critici che il progetto presentato da Regione, Comune e Asl comporta. Contemporaneamente è stata lanciata una nuova petizione on line “perché una diversa collocazione del nuovo ospedale - si legge -, è ancora possibile affinché non venga compromessa un'area di terreno destinata da sempre al parco della Pellerina/Carrara vero e proprio”.