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Politica | 12 febbraio 2025, 19:53

Nel 2025 per il Comune di Torino 400 nuovi dipendenti, ecco i concorsi. Favaro: "Età media più bassa"

Sull'ex Asilo Alessandria la vicesindaca: "Dobbiamo capire se arrivano delle proposte di partenariato speciale oppure dobbiamo rinnovare il bando". La Città al lavoro per permettere al personale di portare il cane in ufficio

L'assessore a Patrimonio, Legalità e Lavoro del Comune di Torino Michela Favaro

L'assessore a Patrimonio, Legalità e Lavoro del Comune di Torino Michela Favaro

Patrimonio, Personale e - dopo il rimpasto di giunta a seguito dell'elezione di Gianna Pentenero a Palazzo Lascaris - anche Lavoro e Rapporti con il Sistema Carcerario. Sono queste le deleghe della vicesindaca al Comune di Torino Michela Favaro. 

Assessore Favaro, Torino ha tantissimi ex siti industriali in cerca di una nuova vocazione? Come Comune avete un'interlocuzione per rendere più appetibili alcuni immobili all'asta. 

"Noi abbiamo moltissimi edifici pubblici che sono utilizzati da Associazioni senza fini di lucro per attività di tipo culturale, sociale ed educativo. Abbiamo poi degli immobili più significativi, che hanno bisogno di molte risorse per essere rimessi in funzione: abbiamo quindi cercato di sfruttare tutte le opportunità che vengono offerte anche dalla legge.

Pochi mesi fa abbiamo approvato un partenariato pubblico speciale con l'associazione che gestisce Paratissima per la concessione dell'ex Superga, un vecchio sito industriale dismesso e ammalorato. Speriamo che attraverso questa azione possa rinascere, ma soprattutto di trovare partner disposti investire e che presentino un piano di sostenibilità dell'investimento". 

Sull'ex Asilo di via Alessandria ci sono novità? 

"Abbiamo fatto un bando per associazioni senza fini di lucro, che è andato deserto. In questo periodo abbiamo raccolto alcune manifestazioni di interesse. Su quel sito è interessante capire se arrivano delle proposte di partenariato speciale oppure dobbiamo rinnovare il bando. Diversamente cercheremo altre forme di valorizzazione". 

Lei ha anche la delega al Personale: negli ultimi anni il Comune di Torino è diventato sempre più piccolo. Dopo anni di contrazione della spesa, voi avete fatto bandi per l'assunzione? 

"Il ricambio c'è stato perché abbiamo fatto circa un centinaio di procedure di concorso. C'è stato un grandissimo sforzo organizzativo: si è abbassata l'età media dei dipendenti, che è passata da 55 a 52 anni. Ne ha beneficiato tutta la struttura: negli anni scorsi abbiamo assunto personale soprattutto delle fasce C e D o professionalità specifiche come educatori, operatori sociali. Quindi assunzioni numericamente inferiori al passato, ma mirate ai bisogni e più qualificate anche per affrontare i processi ecc. 

Nel 2025 vi siete dati delle priorità? Ci sono dei settori dove bandirete nuovi concorsi? 

"In via prioritaria guardiamo le graduatorie, che ultimamente vengono scorse fino alla fine. Nel 2025 è prevista l’assunzione di circa 400 nuovi dipendenti. In primavera faremo dei bandi per assistenti sociali, in autunno per educatori professionali e responsabili amministrativi. Ad inizio 2026 ci saranno poi bandi per dirigente amministrativo, dirigente tecnico e istruttore amministrativo". 

Come Comune state lavorando per permettere ai dipendenti di portare i cani in ufficio.

"È necessario che ci sia una regolamentazione, soprattutto che vengano dati dei criteri per garantire la sicurezza e le condizioni igienico-sanitarie. Non deve essere poi un privilegio di alcuni, né un elemento di discordia nell'ufficio: deve contribuire al benessere delle persone, quindi deve essere comunque accettato da tutti i colleghi e le colleghe.

Poi non deve essere un motivo di malessere per l'animale, quindi ci devono essere le condizioni per cui anche il cane che viene portato possa trovare un ambiente giusto. Tutto questo va disciplinato e ci sarà comunque una fase di sperimentazione, proprio per affinare poi le condizioni. Siamo convinti possa contribuire al benessere lavorativo e quindi, aumentare anche la produttività dei dipendenti". 

Come si concretizzerà? 

"Verrà fatta una modifica del regolamento interno. Ci saranno ovviamente delle condizioni: non verrà fatto in uffici aperti al pubblico". 

L'anno scorso avete fatto un accordo con il car sharing per i dipendenti comunali? 

"Abbiamo introdotto un car sharing interno: con le nuove flotte di auto, finanziate da un bando europeo, è stato inserito questo strumento digitale per cui le persone possono prenotarsi l'auto che usano di servizio e possono dire dove la lasciano, esattamente come accade per il car sharing. Questo permette una gestione più snella, ma anche di risparmiare perché si usano meno auto e si possono organizzare gli spostamenti". 

Tra le sue deleghe il Lavoro. Avete riattivato l'osservatorio del Mercato del Lavoro. 

"Il Comune non ha competenza specifica, però è un ente di prossimità. Può quindi creare una relazione e una rete con tutti i vari soggetti. Spesso ci sono disoccupati e aziende che non trovano le professionalità necessarie: c'è quindi un gap. Bisogna proprio cercare di rafforzare un po' di più la collaborazione, perché poi ci sono anche tanti fondi della Regione sulla formazione professionale.

A breve verrà bandito il nuovo sportello per il lavoro: noi vorremmo creare dei poli dell'occupabilità che siano il più capillare possibili, delle antenne in tutte le Circoscrizioni che ci permettano di creare di percorsi per cui le persone siano facilitate a trovare un'occupazione o ritornare nel mondo di lavoro. Soprattutto i giovani e le donne che sono le due categorie che sono sottoccupate e potrebbero invece dare un contributo importante alla crescita della città". 

Come Comune avete scelto di creare cantieri-lavoro rivolti a persone più anziane, a cui magari mancano pochi anni per andare in pensione e faticano a reinserirsi nel mercato del lavoro.

"Si, abbiamo deciso di intervenire su un segmento che era scoperto. Questo fa sì che persone vicino alla pensione non debbano ritornare al lavoro, magari togliendolo a chi è giovane, ma possono avere una sorta di accompagnamento all'uscita. Credo che il ruolo della Città sia proprio quella di fare un po' da collettore, individuare dove ci sia bisogno di intervenire". 

Tra le sue deleghe c'è anche il carcere. Anche i detenuti sono coinvolti nei Cantieri di lavoro. Dopo la rivolta degli scorsi mesi al Ferrante Aporti avete fatto un tavolo con le fondazioni.

"Abbiamo cercato di capire su quale leve si poteva intervenire come Città: il carcere non è ovviamente amministrato da noi, ma si trova a Torino e spesso sono cittadini che poi ritornano sul territorio. Parlando con il direttore del carcere, abbiamo visto che per i giovani era opportuno avviare dei processi di formazione anche solo professionalizzante.

Abbiamo fatto questo bando, a cui hanno risposto delle agenzie formative e del Terzo  Settore proprio per offrire la possibilità non di ottenere una certificazione, ma di instradare i ragazzi e fare conoscere loro attività magari anche artigianali, che sono quelle che il mercato richiede".

Cinzia Gatti

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