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Politica | 10 febbraio 2025, 19:33

Rsa per i malati cronici, il Pd grida all'emergenza: "Regione e Asl garantiscano accesso alle cure"

La legge regionale garantirebbe la copertura del 50% delle spese, ma le valutazioni dell'Asl e le lunghe liste di attesa mettono in crisi le famiglie

RSA per i malati cronici, il PD grida all'emergenza

RSA per i malati cronici, il PD grida all'emergenza

Il Pd torinese grida l'allarme per l'emergenza dell'accesso alle Rsa per gli anziani. I malati non autosufficienti sono in aumento, ma le quote per il ricovero nelle strutture private sono spesso insostenibili per le famiglie, che aspettano invano l'assegnazione della convenzione che coprirebbe il 50% delle spese.

Il problema dell'assistenza continua

Dal 2022, infatti, la Regione Piemonte ha previsto il ricovero in convenzione nel caso di malati cronici non autosufficienti che necessitano di assistenza, per liberare i posti letto degli ospedali, e spetta alle Asl valutare la loro condizione terapeutica tramite il cosiddetto Uvg (Unità di valutazione geriatrica).

Per poter accedere al ricovero in convenzione, quindi, le Asl devono verificare che l'anziano necessiti di continua assistenza, ma in questo modo le liste di attesa sono molto lunghe e in molti casi terminano con un rifiuto, mentre le famiglie hanno dovuto sostenere l'intera spesa delle strutture private, che in alcuni casi supera i 4000 euro al mese.

Richieste aumentate del 65%

A dimostrare il crescente bisogno di assistenza sono i numeri annuali di richieste. Le valutazioni Uvg effettuate dall'Asl Città di Torino sono aumentate del 65% dal 2019 al 2023, per fare fronte alle maggiori richieste. Gli anziani in attesa di inserimento sono raddoppiati in tre anni: erano 1953 nei primi 6 mesi del 2024, mentre rispettivamente 1145 e 979 nel rispettivo periodo del 2023 e del 2022.

Di questi, solo 94 sono valutati come "urgenti" da parte dell'Asl, mentre sono 1231 e 628 quelli "non urgenti" e "differibili", cioè con un grado di problemi sanitari e sociali minore. Per provare a dialogare con Regione e Asl e per portare il problema in agenda, il consiglio comunale aveva approvato, lo scorso giugno, una mozione del gruppo consiliare del PD che chiedeva di salvaguardare il diritto alle cure sanitarie delle persone anziane malate croniche non autosufficienti.

Crema: "Più attenzione per anziani e fragili"

"Con la norma attuale - ha spiegato il primo firmatario della mozione Pierino Crema - il 50% della quota di ricovero dovrebbe essere coperta dal servizio sanitario nazionale e il restante 50% dal cittadino, con eventuale copertura del Comune in caso di necessità. Siamo passati da 4325 valutazioni Uvg del 2019 alle 7170 del 2023, di cui 3232 residenziali e 3627 domiciliari. Il problema sono le scarse risorse e anche una precisa scelta politica che non garantisce il diritto alla cura. Chiediamo una maggiore attenzione delle Istituzioni regionali e dell’ASL nei confronti di una delle fasce più fragili della popolazione".

"Siamo una città che tende sempre di più all'invecchiamento - ha commentato il presidente della commissione sanità Vincenzo Camarda - con sempre più persone anziane che necessitano del diritto della cura sanitaria. Con questa mozione di giugno 2024 abbiamo voluto indirizzare l'assessorato competente per il dialogo con la Regione. Ci rivedremo in quarta commissione per vedere con Asl come mai siamo fermi dal punto di vista contributivo, con liste d’attesa interminabili, criteri di accesso troppo rigidi e fondi insufficienti per ampliare le convenzioni. La situazione è aggravata da una burocrazia complessa e da strutture non sempre adeguate alle esigenze di chi necessita di cure continuative. I dati parlano chiaro: nel 2022, su 1352 anziani trasferiti dalle strutture ospedaliere alle RSA, ben 690 hanno dovuto proseguire il ricovero a proprie spese, con rette che possono superare i 4.000 euro al mese. Nel 2023, la situazione non è migliorata: 186 pazienti sono stati costretti a un ricovero privato, mentre altri 43 sono stati nuovamente ricoverati in ospedale per l’assenza di una presa in carico adeguata".

"Rischio privazione dell'assistenza sanitaria"

"Nella nostra città centinaia di anziani malati non autosufficienti vengono di fatto privati dell’assistenza sanitaria a cui avrebbero diritto - ha dichiarato il capogruppo PD Claudio Cerrato - Migliaia di persone attendono un posto convenzionato nelle RSA, ma nel frattempo devono coprire privatamente costi elevati, che possono superare i 3500-4000 euro al mese. La Regione Piemonte e l’ASL Città di Torino devono urgentemente assumersi le proprie responsabilità, garantendo il rispetto delle leggi vigenti e l’accesso alle cure senza discriminazioni economiche".

L'assessore alle politiche sociali Jacopo Rosatelli ha chiesto alla Regione un maggior impegno economico per fare fronte alle richieste di assistenza da parte dei cittadini non autosufficienti. "Credo che la regione Piemonte - ha commentato - che è in fase di discussione di bilancio e definizione delle risorse, è fondamentale possa vedere un investimento maggiore in politiche sanitarie e sociosanitarie e che affronti di petto le questioni delle persone anziani e non autosufficienti".

Francesco Capuano

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