Dehors esterni, serrande e muri di negozi vandalizzati con scritte spray "No Cpr". E' questo l'esito del corteo di venerdì sera in Regio Parco, dove circa duecento persone hanno sfilato per dire no alla riapertura del Centro per il Rimpatrio, chiuso dal 2023.
"Fondo Amiat per ripulire gli edifici vandalizzate"
A pagare il prezzo delle proteste le attività commerciali di Borgo Rossini, dove sono comparse decine di graffiti. E ora la Città prova ad andare incontro a chi si trova a fare il conto con i danni. Il capogruppo del Pd Claudio Cerrato, durante le comunicazioni in Sala Rossa, ha infatti proposto di "attivare un fondo Amiat per ripulire gli edifici vandalizzati se viene presentata denuncia/querela di parte".
L'idea, ha poi chiarito l'esponente del Pd, è capire se la Città può farsi carico economicamente dell'intervento. In quest'ultimo caso il timore è che la Corte dei Conti sollevi obiezioni. Sulla strada di quanto fa Milano l'idea potrebbe essere che gli operai dell'Amiat provvedano alla rimozione delle scritte "a prezzo di costo".
Al momento la municipalizzata ambientale, in caso di cortei, interviene a rimuovere i graffiti su edifici della Città e su indicazione del Comune.