Economia e lavoro - 10 febbraio 2025, 16:22

Crisi auto, domani il consiglio regionale aperto: "Basta polemiche tra maggioranza e opposizione: serve un salto di qualità"

Caretti (Cisl): "Bisogna recuperare i rapporti con Stellantis sul nostro territorio, visto che anche Byd è andata in Turchia e Ungheria". Proprio Byd incontra i fornitori al Mauto il 20 e 21 febbraio

Luca Caretti, segretario generale di Cisl Piemonte

A un anno di distanza dal Consiglio regionale aperto sulle crisi industriali piemontesi ritorniamo nella stessa sede istituzionale per affrontare ‘la madre di tutte le crisi industriali della regione’, quella dell’auto e del suo indotto. La Cisl parteciperà all’incontro con atteggiamento costruttivo e propositivo. La battaglia che vorremmo giocare tutti insieme per la salvaguardia e il rilancio di uno dei settori chiave della nostra economia regionale non può ridursi allo scontro politico o partitico, ma deve fare un salto di qualità in termini di collaborazione e proposte tra le parti, altrimenti l’appuntamento di martedì 11 sarà la solita sfilata di interventi, con il prevedibile scontro tra maggioranza e opposizione”.

Così il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti, commenta l'attesa dell'appuntamento che domattina (11 febbraio) vedrà celebrarsi il Consiglio regionale aperto dedicato al tema della crisi del settore auto e le sue ricadute sull’indotto del territorio piemontese. “Vorremmo capire – aggiunge Caretti – le reali intenzioni di Stellantis su Mirafiori, e il ruolo delle istituzioni locali per il suo rilancio, ma anche perché Byd, che sta costruendo una fitta rete di rapporti con i nostri fornitori, abbia deciso di aprire i suoi stabilimenti in Ungheria e Turchia e non qui da noi, in Piemonte". "Vorremmo infine capire come accompagniamo, formiamo e sosteniamo i nostri lavoratori in questa lunga e difficile transizione. Resta fondamentale il recupero dei rapporti con Stellantis sul nostro territorio”.

Proprio Byd, nella mattinata di oggi, ha presentato presso le Ogr il nuovo modello suv ribattezzato "Atto 2". E i prossimi 20 e 21 febbraio incontrerà al Mauto circa 300 fornitori. “Speriamo che l'evento metta in condizioni quanti più fornitori possibili di diventare partner di Byd perché credo nel lungo termine sia una scelta che possa essere molto importante per tanti componentisti italiani”, ha detto Alfredo Altavilla l’advisor per l’Europa di Byd. I progetti parlano di circa 500mila veicoli che saranno prodotti in Europa negli stabilimenti in Ungheria operativo da ottobre 2025 e in Turchia che sarà inaugurato a marzo 2026.

Non ci saremo mai aspettati una simile risposta, è stata superiore alle aspettative, c’è molta attesa - ha aggiunto - l’incontro offre una chance alla componentistica italiana di presentare la propria competitività, poi tocca a loro guadagnarsi la fiducia”.