La città di Torino, a causa dell'aura magica dalla quale è avvolta per la sua appartenenza ai triangoli di magia bianca e nera, annovera numerose leggende che ne arricchiscono la storia.
Tra queste, degna di nota è quella che riguarda la scultura che campeggia al di sopra del portone di un edificio in stile veneziano situato al civico 45 di corso Matteotti. È la rappresentazione di una mano che afferra un biglietto.
Ma a chi appartiene?
Tutti sono concordi nel sostenere che si tratti di Ebe de Marivaux, una cortigiana francese divenuta famosa nel periodo di costruzione del palazzo, che viveva proprio in quello stabile o in uno limitrofo.
Dotata di un grande ed innegabile fascino, la donna soleva circondarsi di numerosi amanti, ai quali estorceva denaro senza poi restituirlo. Uno di questi era un finanziere russo di nome Blinsky il quale, rifiutato da Ebe per un altro uomo, decise di vendicarsi. Una sera egli attese la donna sotto la sua abitazione situata in Corso Oporto - l'attuale corso Matteotti - e tentò di pugnalarla, mancandola. La lama del pugnale di Blinsky, infatti, si conficcò nel fusto di un albero vicino che, per tale motivo, fu soprannominato "l'albero di Ebe".
Numerose sono le ipotesi sul perché di quella scultura.
Secondo alcuni, la mano sarebbe stata scolpita per volere di qualcuno che desiderava ricordare la cortigiana e rendere omaggio alla sua beltà, forse un ammiratore o qualcuno dei suoi amanti. Secondo altri, il biglietto tenuto in mano rappresentava la lettera di un amante respinto. Una terza ipotesi, invece, sostiene che il biglietto sarebbe stato una richiesta di aiuto della donna in risposta alle innumerevoli minacce ricevute dai suoi creditori.
Infine, l'ultima congettura riguardo al perché di quella mano misteriosa, la inentificherebbe come una sorta di indicazione di una casa chiusa un tempo ospitata all'interno di quello stabile.
Nessuna di queste ipotesi è stata effettivamente confermata, ma ognuna di esse contribuisce ad arricchire di curiosità gli annali del capoluogo sabaudo, e dei palazzi che ne delineano i profili e la struttura abitativa.