Nella tarda serata di ieri, venerdì 7 febbraio, alcuni gruppi di antagonisti hanno preso di mira le attività commerciali fra via Modena, via Catania e le zone limitrofe, distruggendo i bidoncini dell'immondizia ma soprattutto ricoprendo di scritte i muri della zona con spray rosso e viola.
Scritte sui muri e sull'esterno di alcuni dehors
"No Cpr", "Documenti per tutti", "Gli unici stranieri gli sbirri nei quartieri" ed ancora "Lo Stato tortura nei Cpr", alcune delle frasi apparse sulle facciate dei palazzi e sull'esterno di alcuni locali.
Danneggiato il dehors esterno di una attività di ristorazione di via Catania. Scritte tracciate anche sulla saracinesca del negozio di abbigliamento di seconda mano "Tuttotorna" e accanto alla lavanderia a gettoni della zona.
Affissi anche volantini, con i volti dei poliziotti, con la scritta "Unisciti a noi. Avrai l'opportunità di praticare razzismo di stato nelle strade. Una tradizione antica come lo stato".
La rabbia dei commercianti: "Siamo sconvolti"
"Questi sono evidenti atti vandalici contro attività che nulla hanno a che fare con la politica, la polizia e i migranti", ha commentato uno dei negozianti, che aggiunge: "Siamo tutti sconvolti". Questa mattina gli esercenti valuteranno l'ipotesi di una denuncia collettiva per atti vandalici.
Ad annunciare ieri sera la manifestazione era stata anche la stessa Gtt, che poco prima di mezzanotte aveva annunciato la deviazione di tre linee de trasporto pubblico (8-18-27).
Indaga la Polizia
Sulla vicenda ora sta indagando la Polizia, che è impegnata nelle verifiche del caso.
"Come sempre - commentano il Presidente della 7 Luca Deri, insieme alla coordinatrice Marta Sara Iní - i cortei degli antagonisti finiscono nello stesso modo. Ovvero danneggiando gli spazi comuni e le proprietà privati . Speriamo - aggiungono gli esponenti del Partito Democratico - che le Forze dell'ordine abbiano i video degli autori per denunciarli e far pagare loro il ripristino delle aree danneggiate. È ora che chi è colpevole di questi atti ne subisca le conseguenze. Basta con i rivoluzionari da cortile".
Lo Russo: "Inaccettabile"
Molto netto anche il sindaco Stefano Lo Russo: “Quanto accaduto a Regio Parco è inaccettabile. Imbrattamenti, danneggiamenti al patrimonio e minacce non sono mai giustificabili e vanno condannati con fermezza. Manifestare pacificamente le proprie idee non ha nulla a che vedere con questi episodi e desidero esprimere la mia solidarietà ai commercianti colpiti, auspicando che i colpevoli vengano al più presto individuati e denunciati”.
Nasi (Epat): "A rischio l'immagine di Torino"
"Gli atti vandalici avvenuti questa notte a Regio Parco colpiscono non solo i pubblici esercizi danneggiati, ma il tessuto economico e sociale di una città che si sta ponendo come un polo attrattivo per investitori, turisti e cittadini. Episodi come questi minano la sua immagine e la qualità della vita di chi la vive e la frequenta": così Vincenzo Nasi, presidente di Epat Torino, l’associazione che rappresenta i pubblici esercizi del territorio, interviene dopo l’ennesima notte di danneggiamenti ai danni di attività economiche.
Epat esprime fiducia nel lavoro della Polizia e auspica che i responsabili vengano individuati e perseguiti con fermezza. "Un contesto urbano più sicuro – conclude Nasi - non è solo una garanzia per le imprese, ma contribuisce a rendere Torino una città più vivibile per tutti, a partire dai tanti giovani che ogni sera la animano con la loro presenza. Per questo chiediamo che la Città si costituisca parte civile in un eventuale procedimento: tutelare le attività economiche significa difendere il valore e l’attrattività del nostro territorio".