A partire dal 13 febbraio 2025 i Musei Reali assegneranno i servizi di biglietteria con un affidamento diretto, mentre i soli servizi di didattica, non i Lavoratori, verranno internalizzati e il bookshop affidato tramite procedura di gara a marzo. Tutto ciò senza nessuna garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali e senza il riconoscimento del contratto collettivo di settore che lo stesso Ministero, al Tavolo nazionale permanente con le organizzazioni sindacali, ha riconosciuto nel Federculture. Inoltre i dirigenti dei Musei Reali, durante le convocazioni in prefettura e nell’incontro di gennaio, sostenevano di tutelare le Lavoratrici e i Lavoratori attualmente occupati.
Servizi a rischio
I dipendenti che operano nei servizi in concessione del Bookshop, Didattica, Biglietteria e Accoglienza dopo lo sciopero del 26 gennaio, con l’adesione totale delle Lavoratrici e Lavoratori, si sono riuniti in assemblea giovedì 7 febbraio per discutere sul proprio futuro lavorativo, non ricevendo notizie rassicuranti sul proprio destino da parte della committenza. Inoltre, durante le convocazioni in prefettura e all’incontro di gennaio, i dirigenti dei Musei Reali, sostenevano la volontà di tutelare tutte le Lavoratrici e tutti i Lavoratori attualmente occupati.
IL Direttore dei Musei Reali di Torino e capo dipartimento per le attività Culturali del Ministero, dottor Mario Turetta, il 1° febbraio alla presenza di Autorità e stampa ha presentato il report sull’attività dei Musei Reali nel 2024, anno importante e ricco di successi per l’importante polo culturale dell’area metropolitana torinese. Successi in termini di iniziative culturali, di partnership e di pubblico. Nonostante ciò, lo stesso Direttore sta avviando una procedura di spacchettamento dei servizi, mostrando un totale disinteresse verso la tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Doveroso ricordare come le Lavoratrici e i Lavoratori che operano in appalto, nei Musei Reali, con la propria professionalità hanno contribuito allo sviluppo del polo culturale e della città, e nonostante il loro impegno, ad oggi si trovano senza garanzia di continuità occupazionale.
"Politica non lungimirante"
La politica dei tagli e degli appalti al ribasso ha già causato una forte incertezza sulle posizioni professionali delle lavoratrici e dei lavoratori che contribuiscono, con il proprio lavoro, allo sviluppo del Turismo Culturale di Torino.
“La vicenda dei Musei Reali di Torino dimostra come politiche non lungimiranti sull’occupazione portino a perdere, anche con contratti di per sé già poveri, ulteriori posti di lavoro” dichiarano la Filcams Cgil Torino e Usb Torino. “Il Ministero con i tagli alla cultura non rispetta il patrimonio culturale nazionale che le lavoratrici e lavoratori con la propria opera tutelano, illustrano e rendono fruibili al pubblico. Per questo è urgente un tavolo di confronto serio per esplorare con tutte le parti coinvolte, committenza e azienda uscente e aziende subentranti, per trovare le soluzioni in grado di salvaguardare l’occupazione”.
Il 9 febbraio le lavoratrici effettueranno la seconda giornata di sciopero sull’intero turno.