Una mobilitazione regionale per difendere i trasporti: si è tenuta la prima assemblea per parlare di autobus, treni e tram in tutto il Piemonte. A riunirsi e discutere sono diversi attori, a partire dalla Cgil Piemonte che ha organizzato l'iniziativa, passando per Legambiente, Federconsumatori, Udu, Fridays for future, Co.M.IS (Coordinamento mobilità integrata sostenibile), Arci e Libera. Oggi la prima tappa al Cecchi Point in Aurora, a cui seguiranno ulteriori incontri ad Asti/Alessandria, Biella/Novara, Verbania/Vercelli e a Cuneo, a cui seguirà una grande manifestazione a Torino, ancora da definire.
Crollo in 12 anni
Il Piemonte, in 12 anni - dal 2010 al 2022 - ha perso un terzo della sua flotta di autobus pubblici, passando da 1500 a 1000 con un calo maggiore rispetto alle altre regioni del centro-nord, secondo l'analisi condotta da CGIL Piemonte sui dati Istat. Ad emergere è l'incapacità della rete di trasporti pubblici regionale a tornare sui livelli pre pandemia. Il numero di posti per chilometro, ad esempio, vede Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Toscana tornare su valori pari o superiori a quelli del 2018-2019, con il solo Piemonte in forte calo. Lo stesso vale per il numero di autobus a basse emissioni: Lombardia, Emilia Romagna e Liguria hanno visto un incremento costante dal 2012 in poi, mentre il numero in Piemonte è cresciuto solo nel 2014 e nel 2020. Dal 2021 al 2022 gli autobus a basse emissioni sono passati da quasi 400 a poco più di 300. In calo in quasi tutte le province piemontesi il numero di autobus ogni 100mila abitanti. Dal 2012 sono cresciuti solo a Biella e Verbania, mentre il calo più marcato a Torino e Cuneo.